Sentenza della Corte di cassazione, V sez. pen., 7 giugno 2016, n. 23590

In questa sentenza, la Corte di cassazione chiarisce che affinché si abbia il reato di riduzione in schiavitù deve esservi una compromissione significativa della capacità individuale di autodeterminazione, mentre non è necessaria la totale privazione della libertà personale. Nel caso, una ragazza minorenne era stata tenuta in condizione di completo asservimento e costretta all’accattonaggio. Si applicavano le aggravanti speciali introdotte con la l. n.172/2012, di ratifica e attuazione della Convenzione del Consiglio d’Europa contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale nei confronti di minori (c.d. Convenzione di Lanzarote).

  • Vedi anche:

    Legge 1 ottobre 2012, n. 172, Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, fatta a Lanzarote il 25 ottobre 2007, nonché norme di adeguamento dell’ordinamento interno.

  • Lingua originale: Italiano