Sentenza della Corte di cassazione, I sez. pen., 31 marzo 2017, n. 24084

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Giurisprudenza penale

La Corte di Cassazione ha giudicato che il porto del coltello da parte di un indiano giustificato dal credo religioso per essere il ‘kirpan’ uno dei simboli della religione monoteista sikh non costituisce una scriminante culturale posta dalla legge. In particolare, la Suprema Corte ha chiarito che se l’integrazione non impone l’abbandono della cultura di origine, ‘il limite invalicabile è costituito dal rispetto dei diritti umani e della civiltà giuridica della società ospitante’. La Corte ha richiamato l’art. 9 CEDU e la giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani sul velo islamico, la quale ha riconosciuto che lo Stato può limitare la libertà di manifestare una religione ‘se l’uso di quella libertà ostacola l’obiettivo perseguito di tutela dei diritti e delle libertà altrui, l’ordine pubblico e la sicurezza pubblica’.