Il Tribunale di Messina, a distanza di pochi mesi dalla sentenza della Corte europea dei diritti umani sul caso Talpis c. Italia, ha riconosciuto la responsabilità della Procura della Repubblica per non avere disposto indagini e adottato misure a fronte di plurime denunce presentate da una donna vittima di maltrattamenti da parte del marito, che l’aveva infine uccisa. Dopo dieci anni dalla commissione del reato, il Tribunale di prime cure ha accertato una “violazione di legge con negligenza inescusabile” da parte dei magistrati competenti con conseguente condanna della Presidenza del Consiglio al risarcimento ai figli della vittima del danno patrimoniale derivato dalla morte della madre.
Sentenza della Corte europea dei diritti umani, Prima sezione, 2 marzo 2017, Talpis c. Italia