Con questa ordinanza, le Sezioni Unite della Corte di cassazione hanno respinto il ricorso del Consolato del Perù a Milano, che rifiutava di restituire al legittimo proprietario alcuni manufatti di arte precolombiana, già oggetto di sequestro cautelare in Italia e erroneamente affidati dal giudice al Consolato stesso. Richiamando i consolidati principi in tema di ‘immunità ristretta’, la Corte ha giudicato infondata la pretesa del Consolato all’esenzione dalla giurisdizione civile in base alla Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari. La Corte ha rilevato che il Consolato non aveva agito nell’esercizio di funzioni pubbliche, ma nell’ambito di rapporti di diritto privato, né aveva rivendicato i manufatti in base alla Convenzione UNESCO del 1970 sulle misure per prevenire il traffico illecito di beni culturali.