Nel Rapporto, il Relatore speciale ha riconosciuto che l’Italia ha sviluppato considerevolmente le politiche e la legislazione nazionali in tema di migrazione e controllo delle frontiere; tuttavia, molto resta da fare. Il Rapporto contiene, infatti, una serie di raccomandazioni, riguardanti, tra l’altro: una maggiore considerazione dei diritti umani dei migranti nell’ambito della cooperazione multi- e bi- laterale con i paesi di provenienza; l’adeguamento dei centri di identificazione ed espulsione (CIE) agli standard europei e internazionali; maggiori garanzie per i diritti dei richiedenti asilo; il ripudio di una terminologia che – come l’espressione “clandestini” –, contribuisce a diffondere pregiudizi nei confronti dei migranti. Considerata l’incidenza della normativa dell’Unione europea, in particolare relativa a FRONTEX, il Rapporto indirizza alcune raccomandazioni anche alle istituzioni dell’UE.