La Terza Corte d’assise d’appello di Roma ha ribaltato la decisione di primo grado del 2013, con cui 5 medici dell’Ospedale Sandro Pertini di Roma erano stati ritenuti colpevoli di avere causato, con un comportamento gravemente omissivo, la morte del detenuto Stefano Cucchi, durante il suo ricovero ospedaliero. La Corte ha prosciolto gli accusati con formula piena (insussistenza del fatto) in quanto non vi era la prova che se non avessero omesso la diagnosi e la terapia della sindrome di inanizione del paziente (stato di malnutrizione accompagnato da valori ematici inferiori ai parametri di riferimento) ne avrebbero prevenuto il decesso.
Sentenza della Terza Corte di Assise di Roma 5 giugno 2013