Sentenza della Corte di cassazione, VI sez. pen., 8 marzo 2016, n. 13440

Pronunciandosi su un caso di estradizione verso la Moldavia di una donna con una figlia minorenne accusata del reato di tratta di esseri umani, la Corte di cassazione ha chiarito che ai fini dell’estradizione occorre valutare il trattamento penitenziario riservato nello Stato richiedente alle madri con prole convivente di età inferiore ai tre anni. Per la Corte Suprema, il principio generale volto ad assicurare la tutela dell’interesse del bambino è parte dell’ordinamento italiano, anche alla luce della l. n. 69/2005 sul mandato di arresto europeo che, pur non applicandosi al caso di specie, prevede il divieto di consegna della madre con figli convivente di età inferiore ai tre anni. La Corte ha precisato, inoltre, che l’esigenza primaria di proteggere l’interesse del minore è affermata in diversi strumenti internazionali, tra cui la Convenzione sui diritti del fanciullo, ratificata dall’Italia con l. n. 176/1991, e la Carta dei diritti fondamentali dell’UE.