Sentenza della Corte di cassazione, VI sez. pen., 20 gennaio 2015, n. 6488

Pronunciandosi su un caso di estradizione verso la Polonia di una persona condannata in quello Stato per vari reati, la Corte di cassazione ha ulteriormente chiarito la rilevanza del principio ne bis in idem, in conformità alla Convenzione europea di estradizione. Ha inoltre affermato il principio che, sebbene la mancanza nello Stato richiedente di un complesso di norme a protezione dei collaboratori di giustizia quale è presente nell’ordinamento italiano non sia per sé causa di rifiuto dell’estradizione, tuttavia il giudice italiano è tenuto ad accertare che nello Stato richiedente siano comunque presenti misure equivalenti, atte a garantire il rispetto dei diritti umani fondamentali dell’estradando.