Sentenza della Corte di cassazione, V sez. pen., 11 dicembre 2013, n. 12203, depositata il 13 marzo 2014

In parziale riforma della sentenza impugnata, la Corte di cassazione ha annullato la condanna a 6 mesi di detenzione per il reato di diffamazione a mezzo stampa inflitta a due giornalisti dalla Corte d’appello di Brescia. Richiamando il caso Belpietro c. Italia deciso dalla Corte europea dei diritti umani, la sentenza si sofferma sul fatto che il rispetto della libertà di espressione e di informazione ex art. 10 CEDU e art. 21 Cost. impone che la pena più severa della detenzione sia limitata a circostanze eccezionali, onde preservare il ruolo di “cane da guardia” dei giornalisti, il cui compito è di assicurare la diffusione di informazioni su questioni di interesse generale e il diritto del pubblico di riceverle.