Sentenza della Corte di cassazione, I sez. pen., 3 marzo 2015, n. 24384

La Corte di cassazione ha accolto il ricorso avverso una sentenza emessa dalla Corte militare d’appello che, attraverso la rivalutazione di prove testimoniali e senza rinnovare il dibattimento, aveva riformato la decisione di prima istanza in senso sfavorevole all’imputato.  La Corte europea dei diritti umani ha chiarito la portata dell’art. 6 della CEDU relativo al giusto processo in relazione a tale aspetto, tra l’altro nel caso Dan c. Moldavia. Secondo la Corte di cassazione, quando le sentenze della Corte europea dei diritti umani evidenziano una situazione di oggettivo contrasto della normativa interna rispetto alla CEDU, esse si applicano anche in processi diversi da quello nel cui ambito sono state pronunciate.