Sentenza della Corte di cassazione, I sez. pen., 24 febbraio 2014, n. 20447

Con la sentenza n. 20447/2014, la Corte di cassazione ha annullato la sentenza di condanna nei confronti di Nicolò Pollari e altri membri del SISMI per complicità nel rapimento del sospetto terrorista Abu Omar, sequestrato in Italia ad opera di agenti della CIA nell’ambito di un’operazione di ‘extraordinary rendition’. Tale decisione – del tutto difforme dalla precedente pronuncia della Cassazione sul caso, che aveva ritenuto utilizzabili, almeno in parte, le prove a carico degli imputati italiani nonostante il segreto di stato – ha fatto seguito alla sentenza n. 24/2014 con cui la Corte costituzionale, investita per la seconda volta del conflitto di attribuzione tra potere esecutivo e giudiziario, si è pronunciata a favore della discrezionalità dell’esecutivo nell’apposizione del segreto e della completa inutilizzabilità dei materiali probatori, lasciando alla Cassazione di trarne le ovvie conseguenze sul piano processuale.

  • Vedi anche:

    Sentenza della Corte di cassazione, V sez. pen., 19 settembre 2012, n. 46340; Sentenza della Corte d’appello di Milano, III sez. pen., 1° febbraio 2013; Sentenza della Corte d’appello di Milano, IV sez. pen., 12 febbraio 2013; Ordinanza della Corte costituzionale 21 ottobre 2013, n. 244; Sentenza della Corte costituzionale 10 febbraio 2014, n. 24; Sentenza della Corte di cassazione, V sez. pen., 11 marzo 2014, n. 39788; Sentenza della Corte costituzionale 22 ottobre 2014, n. 238

  • Lingua originale: Italiano