Sentenza della Corte di cassazione, I sez. pen., 23 gennaio 2015 n. 3345

Confermando precedenti decisioni, la Corte di cassazione ha statuito che sussiste la giurisdizione italiana per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e reati connessi, quando l’azione criminosa si è realizzata fuori dal mare territoriale e la fase conclusiva dello sbarco dei migranti in territorio italiano è il risultato di un’attività lecita e doverosa di soccorso (Convenzione SAR, Convenzione ONU sul diritto del mare). Inoltre la Corte ha statuito che il giudice di merito aveva correttamente escluso, sulla base delle risultanze processuali, il delitto di naufragio doloso; date le condizioni dell’imbarcazione, il numero dei migranti a bordo e la totale inesperienza del comandante, il giudice aveva però errato nel non qualificare i fatti come delitto di naufragio colposo.