Sentenza della Corte di cassazione, I sez. pen., 23 febbraio 2017, n. 32405

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Giurisprudenza penale

La Corte di cassazione ha accolto il ricorso di un condannato all’ergastolo per gravi reati di mafia ultranovantenne e affetto da patologie, avverso l’ordinanza del Tribunale di sorveglianza che aveva respinto il suo reclamo volto alla cessazione del regime carcerario differenziato ex art. 41 bis ord. pen., a cui era sottoposto da 20 anni. Secondo la Corte, infatti, le patologie, unite all’età avanzata, configuravano quel regime carcerario come trattamento inumano e degradante, vietato dall’art. 3 della CEDU e dall’art. 4 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE.