In materia di violenza domestica, l’aggravante di avere commesso il fatto ‘in presenza’ di un minore (art. 61 n. 11 quinquies c.p., introdotto con l. n. 93/2013, contenente, tra l’altro, disposizioni urgenti per il contrasto alla violenza di genere), si applica anche quando la presenza del minore non sia visibile all’autore del reato, se tuttavia questi ne aveva o, secondo la normale diligenza, avrebbe dovuto averne consapevolezza. Il principio è stato enunciato dalla Cassazione penale (sez. I), che ha confermare l’aggravante applicata dal giudice di merito in un caso di omicidio di una donna ad opera del convivente, avvenuto mentre i due figli minori della vittima si trovavano l’uno in un’altra stanza, l’altro nel giardino adiacente all’abitazione.