Sentenza della Corte d’assise di Roma 17 gennaio 2017

La Corte d’assise di Roma ha condannato all’ergastolo otto persone che avevano ricoperto importanti cariche statali nell’ambito dei regimi instaurati in America Latina tra gli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, per crimini commessi nei confronti di oppositori politici, compresa l’uccisione di cittadini italiani. La Corte li ha ritenuti colpevoli in base all’art. 630, co. 3, c.p., unitamente agli esecutori materiali, di sparizioni forzate, sequestro, tortura e omicidio. Tali reati furono commessi attraverso un sistema di repressione pianificato e attuato con sistematicità, mediante il coordinamento dei servizi di intelligence degli Stati latinoamericani operanti nel c.d. ‘Plan Condor’, un accordo finalizzato allo scambio di informazioni utili a fini di repressione politica. La Corte aveva previamente rigettato le eccezioni preliminari relative alla doppia cittadinanza e alla asserita mancanza di cittadinanza italiana di alcune delle vittime, e così pure alla litispendenza internazionale.