Sentenza del Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Trapani 9 novembre 2016, n. 1129

Questa decisione affronta la questione della veste processuale da attribuire ai migranti nei procedimenti penali contro ‘scafisti’ accusati di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare (art. 13 d.lgs. n. 286/1998). Ribadita la giurisdizione italiana nei confronti dell’imputato, alla luce della pregressa giurisprudenza, il g.u.p. presso il Tribunale di Trapani ha ritenuto che, in base alla legislazione vigente, i migranti sentiti come persone informate dei fatti, avrebbero dovuto essere invece considerati come potenziali indagati per il reato di ingresso irregolare in Italia (art. 10 bis d.lgs. n. 286/1998). Pertanto, le dichiarazioni da essi rese senza le dovute garanzie della difesa erano inutilizzabili. Nel merito, il g.u.p. ha assolto l’imputato perché era stato dimostrato che egli aveva condotto l’imbarcazione verso l’Italia costretto dagli ‘scafisti’, che l’avevano abbandonata per sottrarsi all’arresto; agendo, dunque, in stato di necessità.

  • Lingua originale: Italiano