Sentenza del Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Milano 23 febbraio 2016, n. 598

La sentenza riguarda il caso relativo alla prima donna ‘foreign fighter’ di nazionalità italiana condannata per il reato di partecipazione ad associazione terroristica ex art. 270 bis c.p., e ad altri membri della sua famiglia che intendevano trasferirsi in Siria per svolgervi azioni terroristiche a sostegno del sedicente Stato islamico (IS). Il g.u.p. ha anzitutto affermato il carattere di organizzazione terroristica dell’IS in conformità con le valutazioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU, e in linea con pregresse sentenze della Cassazione. Ha poi condannato gli imputati per il reato di “partecipazione”, evidenziando che l’evoluzione delle norme rilevanti del c.p. (dal 2001 al 2015) ha portato a configurare progressivamente la fattispecie dell’associazione con finalità di terrorismo quale reato di pericolo, comprendente anche attività preparatorie e indipendente dalla effettiva commissione di azioni terroristiche. La giurisdizione italiana sussiste quando tali attività prodromiche si svolgono, anche parzialmente, in territorio italiano.

  • Vedi anche:

    Sentenza della Corte di cassazione, I sez. pen., 6 ottobre 2015, n. 47489

  • Lingua originale: Italiano