L’ispezione condotta nel 2012 presso la Stazione italiana da Stati Uniti e Federazione russa, in conformità agli artt. VII del Trattato Antartico del 1959 e 14 del Protocollo relativo alla protezione ambientale, aveva sollevato dubbi sull’effettiva possibilità dell’Italia di imporre ai suoi cittadini e a chiunque all’interno della Stazione il rispetto degli standard ambientali, in assenza di una specifica legge nazionale. Nella sua risposta, il governo italiano ha fatto presente, da un lato, che il Trattato e il Protocollo sono parte dell’ordinamento giuridico italiano, grazie all’ordine d’esecuzione adottato dal Parlamento insieme all’autorizzazione alla ratifica, e dall’altro lato che il responsabile della spedizione italiana è competente ad adottare regolamenti con effetti obbligatori nei confronti delle persone presenti nella Stazione. L’Italia ha tuttavia riconosciuto necessaria l’adozione di una legge che, in caso di violazioni, preveda ulteriori sanzioni, oltre a quelle di carattere amministrativo.