Il rapporto relativo all’applicazione della Convenzione di Ramsar sulle zone umide, presentato dal Ministero dell’Ambiente alla 12° riunione della COP nel gennaio 2015, è suddiviso in quattro sezioni. La prima fornisce informazioni istituzionali circa l’autorità amministrativa e i punti di contatto nazionali per l’implementazione della Convenzione. Nella seconda sezione sono ribaditi i cinque punti di maggiore progresso realizzati in Italia: approvazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità (2010); inventario nazionale delle zone umide mediterranee; piani di gestione per le aree protette; rapporto e monitoraggio dell’ISPRA; siti Ramsar individuati come aree pilota per l’attuazione del Piano d’Azione Nazionale sull’uso sostenibile dei pesticidi. Permangono difficoltà relative all’approvazione e all’efficacia dei piani di gestione. Nella terza sezione si risponde ai quesiti in relazione all’implementazione di singoli aspetti della Convenzione, inseriti nel Piano Strategico 2009-2015. Nella parte quarta l’Italia dà indicazioni sui propri siti Ramsar e sulle relative collaborazioni internazionali. Nella parte finale traspare che un programma di sensibilizzazione e di comunicazione della Convenzione è mancato totalmente sia a livello locale che nazionale.