Quinto rapporto nazionale dell’Italia alla Convenzione sulla diversità biologica (2009-2013)

Il rapporto relativo all’applicazione della Convenzione sulla diversità biologica è stato predisposto dal Ministero dell’Ambiente nell’aprile 2014. Il punto di partenza per l’elaborazione è stato il primo Rapporto sull’attuazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità (SNB) del periodo 2011-12. Nel 2010, “Anno Internazionale della Biodiversità”, è stato adottato dalla COP 10 il Piano Strategico 2011-2020 con i 20 obiettivi di Aichi e il protocollo di Nagoya sull’accesso alle risorse genetiche. Dal terzo Rapporto per la Direttiva Habitat risulta che minacce antropiche saranno tendenzialmente stabili nel breve e medio periodo. L’Italia è, probabilmente, il Paese che ha una maggiore biodiversità in Europa. Gli effetti negativi dei cambiamenti degli ecosistemi sono principalmente causati da attività umane. Negli ultimi anni sono stati compiuti importanti progressi in termini di condivisione delle informazioni tra le diverse tipologie di soggetti interessati e i decisori politici. Il tema della “biodiversità” rientra anche nel quadro delle politiche di cooperazione internazionale, attuate dall’Italia attraverso la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) del Ministero degli Affari Esteri.