Ordinanza del Tribunale di Brescia, III sez. civ., 18 luglio 2016

Il Tribunale di Brescia ha ordinato la revoca delle delibere con le quali due Comuni avevano disposto un incremento sproporzionato dei diritti di segreteria per il rilascio della certificazione di idoneità alloggiativa. Sebbene tale incremento colpisse sia i nazionali che gli stranieri, il Tribunale ha considerato che la certificazione in questione costituisce un interesse prevalente se non esclusivo degli stranieri, essendo necessaria ai fini del rilascio di un permesso per soggiornanti di lungo periodo, del ricongiungimento familiare, etc. La misura costituiva quindi una discriminazione indiretta fondata sulla nazionalità. Essa, inoltre, si qualificava non solo come discriminazione individuale nei confronti dei ricorrenti, ma anche collettiva, in quanto suscettibile di discriminare un’intera categoria di persone (stranieri interessati a ottenere la certificazione).