La decisione del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa si riferisce all’applicazione da parte dell’Italia delle sentenze della Corte europea dei diritti umani sui casi Torreggiani e altri c. Italia dell’8 gennaio 2013 e Sulejmanovic c. Italia del 16 luglio 2009. L’Italia doveva adottare, entro il 27 maggio 2014, in risposta alla sentenza pilota sul caso Torreggiani, misure di prevenzione e di riparazione, finalizzate ad un risarcimento adeguato a causa delle violazioni della Convenzione derivanti dal sovraffollamento delle carceri. Il Comitato ha valutato positivamente il d.l. n. 78/2013 in materia di esecuzione della pena, relativo ai provvedimenti riguardanti la liberazione anticipata, gli arresti domiciliari, la custodia cautelare e la libertà vigilata. Il Comitato ha richiesto ulteriori informazioni per valutare l’entità del sovraffollamento, le condizioni di detenzione e l’efficacia delle misure adottate in termini di riduzione della popolazione carceraria e ha deciso di riesaminare i due casi nel giugno 2014.
Sentenza della Corte europea dei diritti umani, II sez., 8 gennaio 2013, Torreggiani e altri c. Italia