Il Rapporto esamina i progressi realizzati dall’Italia nel periodo successivo al precedente Rapporto ECRI (2006). Tra questi, l’adozione di misure legislative penali e civili contro la discriminazione e l’istituzione dell’UNITAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali). Tra gli aspetti negativi si rileva invece: l’uso di espressioni razziste e xenofobe nel dibattito politico e da parte dei mezzi d’informazione; gli effetti sfavorevoli sul trattamento degli stranieri, in particolare gli appartenenti alle comunità Rom, del c.d. “pacchetto sicurezza” (d. lgs. n. 92/2008) e di altre leggi nazionali; la pratica di respingere al paese d’origine qualsiasi imbarcazione intercettata in alto mare tra l’Italia e la Libia, potenzialmente lesiva del diritto di chiedere asilo e tale da determinare il “refoulement” di persone bisognose di protezione internazionale.
Sentenza della Corte europea dei diritti umani, Grande Camera, 23 febbraio 2012, Hirsi Jamaa e altri c. Italia