Le Osservazioni conclusive del Comitato evidenziano tra gli aspetti positivi l’abolizione del reato di clandestinità nell’ambito della legislazione sull’immigrazione, l’adozione del Piano Nazionale d’Azione contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza e la ratifica da parte dell’Italia di alcuni strumenti giuridici internazionali, tra i quali la Convenzione sulla riduzione dei casi di apolidia. Tuttavia, viene segnalata una serie di aspetti critici, quali la mancanza di misure volte all’implementazione della normativa nazionale antidiscriminatoria, l’immunità dei membri del Parlamento per discorsi razzisti o stigmatizzanti nei confronti dei migranti, il proliferare dell’incitamento all’odio razziale su Internet, la mancanza di una risposta efficace alle segnalazioni di violenze e reati mossi da odio razziale. Con riguardo ai migranti, il Comitato ha espresso preoccupazione per l’approccio “hotspot”, in particolare per la detenzione de facto dei migranti nei centri di prima accoglienza oltre le 48 ore consentite dalla legge, l’insufficiente numero dei centri e le conseguenti scadenti condizioni igienico-sanitarie, l’inadeguata protezione dei minori non accompagnati e la mancanza di linee guida per l’identificazione e l’assistenza delle persone vulnerabili. Con riguardo ai lavoratori migranti il Comitato, pur apprezzando l’adozione del Piano nazionale d’azione contro la tratta e lo sfruttamento grave 2016-2018 e della l. n. 199/2016 sul “caporalato”, ha ritenuto insufficienti le misure sanzionatorie. Valutata positivamente la Strategia nazionale per l’inclusione di Rom, Sinti e Camminanti, il Comitato ha riscontrato la persistenza di criticità connesse agli sfratti forzati, alla segregazione in campi o strutture abitative scadenti e all’elevato numero di apolidi presenti in tali comunità.
Legge 29 settembre 2015, n. 162, Adesione della Repubblica italiana alla Convenzione delle Nazioni Unite sulla riduzione dei casi di apolidia, fatta a New York il 30 agosto 1961. Legge 29 ottobre 2016, n. 199, Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo.