Comitato sui diritti umani, Osservazioni conclusive sul sesto rapporto periodico dell’Italia, CCPR/C/ITA/CO/6, 1 maggio 2017

Il Comitato ha valutato favorevolmente le misure normative, istituzionali e politiche adottate dall’Italia, tra le quali la regolamentazione delle unioni civili delle coppie dello stesso sesso e della coabitazione, il Piano nazionale d’azione contro la tratta e lo sfruttamento grave 2016-2018, la l. n. 119/2013 contro la violenza di genere, la Strategia nazionale di inclusione per le comunità Rom, Sinti e Camminanti, nonché la ratifica di alcuni strumenti internazionali, tra i quali il Protocollo opzionale alla Convenzione contro la tortura e la Convenzione sulla riduzione dei casi di apolidia. Tuttavia, il Comitato ha ravvisato la mancanza di una normativa integrale contro la discriminazione in tutti i settori, la crescente discriminazione basata sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, il persistere della stigmatizzazione e la diffusione di discorsi razzisti da parte di funzionari pubblici a livello locale e dei mezzi di informazione. Il Comitato ha espresso preoccupazione sulla insufficienza della l. 10/2017 rispetto all’introduzione nel c.p. italiano del crimine di tortura nella sua consolidata accezione internazionale, e per l’uso eccessivo della forza e i maltrattamenti da parte di pubblici ufficiali, in particolare negli “hotspots”. Riguardo al fenomeno migratorio, il Comitato ha espresso preoccupazione in merito all’aumento del numero di minori non accompagnati che arrivano in Italia, nonché all’incremento della tratta di esseri umani a fini di sfruttamento lavorativo. Il Comitato ha inoltre ribadito perplessità per diversi altri aspetti, tra cui il persistente sovraffollamento delle carceri, il regime speciale di detenzione ex art. 41 bis, per l’eccessiva lentezza dei procedimenti giudiziari.

  • Vedi anche:

    Comitato dei diritti umani, Considerazione dei rapporti trasmessi dagli Stati parti secondo l’articolo 40 del Patto, 6° rapporto periodico degli Stati parti previsto nel 2009. Italia, CCPR/C/ITA/6, 16 novembre 2015

  • Lingua originale: Inglese