Ernesto Brunati e Remi Van Haelst avrebbero rilevato degli errori nei calcoli statistici pubblicati nell'articolo di Nature[26][27][28][29][30]: rifacendo i calcoli corretti si otterrebbe un significance level dell'1% invece del già basso 5% pubblicato. E’ questa la novità di questo documentario. Evidentemente il campione conteneva una contaminazione che il trattamento standard non aveva eliminato. Mentre il protocollo prevedeva il taglio di un campione di circa 1x7 cm, su proposta di Testore si decise invece di prelevare un campione di dimensione circa doppia e di conservarne metà in un contenitore sigillato, in modo da far fronte ad eventuali successive richieste di tessuto. A questi ultimi si sono aggiunti le tesi dei complottisti, mai avvallate dalla Chiesa cattolica, che nello strano comportamento di Tite, nella confusione delle operazioni di prelievo e nelle dichiarazioni discordanti dei testimoni, vedono una frode intenzionale atta a dimostrare la falsità del lenzuolo. Secondo Bryan J. Walsh, dai dati pubblicati risulterebbe un gradiente lineare della concentrazione di C14 nel campione, il che dimostrerebbe che i campioni fossero "inquinati" e di conseguenza invaliderebbe il risultato dell'esame[31]. Cos’ è e cosa svelò? La presente voce non fa altro che ricostruire l'iter che ha portato all'esame del carbonio 14 in modo tale da suscitare il dubbio in chi legge che ci sia qualcosa di "marcio" ed è quindi una parte che va verificata. Il 21 aprile 1988 da una zona marginale della Sindone vengono prelevati tre campioni di tessuto per essere sottoposti alla datazione con il metodo del radiocarbonio. Nel dettaglio, il laboratorio di Tucson calcolò una data di 646±31 anni BP[4]; quello di Oxford, 750±30; quello di Zurigo, 676±24. "Mi stupisce che uno specialista come Rogers cada in tante imprecisioni nel suo articolo."[58]». Applicando la necessaria calibrazione (per i dettagli si veda l'articolo originale), questa data fu convertita negli intervalli 1273-1288 con livello di confidenza 68% (una deviazione standard) e 1262-1384 con livello di confidenza 95% (due deviazioni standard). Barberis: «L'esame del carbonio 14 va rifatto» A Venaria in mostra le preghiere del mondo; Come visitare la Sindone; Per i non vedenti c'è il plastico 3D "Verso la Sindone tra i santi" Con la Sindone, Torino e Betlemme più vicine; Balli e preghiera, la "movida" della Sindone; Sospesa tra morte e vita, la Sindone icona del Sabato Santo Resoconto di Rinaldi sulla ricerca di Kouznetsov, The Invisible Mending of the Shroud, the Theory and the Reality, Scienziati internazionali si offendono perché la Sindone di Torino è stata esaminata segretamente, http://www.centonove.it/arretrati/2000/43/30.pdf, https://it.cathopedia.org/w/index.php?title=Esame_del_carbonio_14_sulla_Sindone&oldid=406048, Cerca nella Bibbia CEI 1974 (LaParola.net). This page is currently inactive and is retained for historical reference. Ennesimo controsterzo nella storia del Lino del capoluogo sabaudo, che molto inchiostro ha già fatto versare. Contestualmente vennero divisi anche i tre campioni di controllo: Michael Tite e il cardinale Anastasio Ballestrero si spostarono quindi da soli in un'altra stanza, dove Tite impacchettò i campioni e assegnò loro dei numeri di codice, in modo che i laboratori non potessero sapere quali erano i campioni della Sindone. Barberis: «L'esame del carbonio 14 va rifatto» A Venaria in mostra le preghiere del mondo; Come visitare la Sindone; Per i non vedenti c'è il plastico 3D "Verso la Sindone tra i santi" Con la Sindone, Torino e Betlemme più vicine; Balli e preghiera, la "movida" della Sindone; Sospesa tra morte e vita, la Sindone icona del Sabato Santo Combinando insieme questi tre risultati si ottenne una media pesata pari a 689±16. Successivi campioni furono sottoposti a trattamenti più aggressivi che comprendevano il lavaggio in acetone (un solvente) e produssero date molto più antiche: il valore medio corrispondeva alla prima meta' del XV secolo. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 19 apr 2015 alle 19:46. La rivista Radiocarbon rifiutò di pubblicare il contributo di Marino e della Benford poiché le loro deduzioni erano basate su fotografie e non sull'esame diretto della Sindone[53]. Successivamente, a partire dal 2000, il professor Gian Marco Rinaldi, facendo verifiche sui lavori dello studioso russo, scoprì che questi non aveva condotto alcun esperimento, ma aveva presumibilmente inventato i dati, oltre a citare fonti e istituzioni scientifiche inesistenti a sostegno delle sue ricerche: non esistono molti dei musei e istituti da cui, nei suoi articoli, Kouznetsov sostiene di aver ricevuto i campioni su cui avrebbe effettuato gli esperimenti e, quelli esistenti, a una verifica hanno negato di avere a disposizione simili campioni e di aver collaborato con lui, così come risultano inesistenti i coautori di alcuni suoi articoli e buona parte delle bibliografie citate negli stessi.[48]. Contestualmente vennero divisi anche i tre campioni di controllo[18] ovvero: I campioni di controllo vennero esaminati al microscopio per togliere ogni eventuale contaminazione[18]. Nel 1985 divenne il coordinatore delle analisi scientifiche allora in corso sulla Sindone. Il risultato ottenuto fece un grandissimo clamore in tutto il mondo e fu frettolosamente preso come dimostrazione della falsità del lenzuolo. Christopher Ramsey, direttore del laboratorio di Oxford che eseguì la datazione, ha accettato di collaborare con Jackson per verificare la sua teoria. Solo facendo questo si consentirà agli uomini di arrivare a una coerente storia della Sindone che tenga in considerazione e spieghi tutte le informazioni scientifiche e storiche disponibili.», Nel 1994 lo scienziato russo Dmitri Kouznetsov, un biologo specializzato in neurotossicologia e successivamente chimica archeologica, annunciò di aver verificato sperimentalmente l'arricchimento di carbonio 14 in tessuti antichi in condizioni simili a quelle dell'incendio del 1532 e, tra il 1994 e il 1996, pubblicò diversi articoli al riguardo. I veri campioni, invece, sarebbero quelli dichiarati come provenienti dalla mummia di Cleopatra, e datati tra il 9 a.C. e il 78 d.C. con confidenza del 95%: secondo questa teoria, quindi, l'esame del Carbonio 14 avrebbe in realtà confermato l'autenticità della Sindone. Se fosse venuto un risultato credibile (per esempio fine XIX secolo, che sarebbe stato compatibile con l'ipotesi che la mappa fosse un falso realizzato dopo il 1920), con ogni probabilità l'avrebbero creduto giusto. Oltre a questa impossibilità nel replicare i suoi risultati alcuni comportamenti di Kouznetsov relativi alla ricerca di finanziamenti per la traduzione di libri sulla Sindone nel mercato russo (finanziamenti elargiti, ma senza che poi il progetto fosse portato a termine), portarono anche alcuni sindonologi a dubitare della sua serità e Ian Wilson, direttore della rivista dell’associazione dei sindonologi britannici (British Society for The Turin Shroud Newsletter) ed autore di uno dei libri in oggetto, pubblicò due note in proposito nel 1996 in cui metteva in guardia i membri dell'associazione dal considerare troppo ottimisticamente i lavori di Kouznetsov[12][13]. It is important that we continue to test the accuracy of the original radiocarbon tests as we are already doing. La prova del carbonio ha stabilito che il telo risale, con un intervallo di confidenza di almeno il 95% e un'approssimazione di 10 anni in più o in meno[1], a una data compresa tra il 1260 e il 1390[1][3], periodo compatibile con le prime testimonianze storiche certe dell'esistenza della Sindone (1353-1355[4] circa). Nel 1988 tre laboratori avevano proceduto a un’analisi del carbonio del lenzuolo, arrivando alla conclusione che il tessuto risalisse al Medioevo, e più esattamente al lasso di tempo tra il 1260 e il 1390 dopo Cristo. Il primo effettuò le operazioni di pesatura, mentre il secondo eseguì materialmente il taglio. La causa della contaminazione non fu individuata.[25]. Il mistero sulla provenienza. P. Damon e D. Donahue dei dipartimenti di Geoscienze e Fisica dell'Università dell'Arizona e il prof. W. Woelfli del dipartimento di Fisica del Politecnico di Zurigo[22]. A tal scopo, nel 1982 una commissione guidata dal chimico Robert H. Dinegar e dal fisico Harry E. Gove dell'Università di Rochester, si occupò di interpellare diversi laboratori specializzati in datazioni di piccoli campioni. Oltre a questa impossibilità nel replicare i suoi risultati, alcuni comportamenti di Kouznetsov relativi alla ricerca di finanziamenti per la traduzione di libri sulla Sindone nel mercato russo (finanziamenti elargiti, senza che poi il progetto fosse portato a termine), portarono anche diversi sindonologi a dubitare della sua serietà; Ian Wilson, direttore della rivista dell'associazione dei sindonologi britannici (British Society for The Turin Shroud Newsletter) e autore di uno dei libri non tradotti, pubblicò due note in proposito nel 1996 in cui metteva in guardia i membri dell'associazione dal considerare troppo ottimisticamente i lavori di Kouznetsov[46][47]. Coloro che ritengono la Sindone un'autentica reliquia hanno mosso diverse critiche all'esame effettuato. Esame del Carbonio 14: La datazione radiometrica con la tecnica del Carbonio 14, eseguita contemporaneamente e indipendentemente nel 1988 dai laboratori di Oxford, Tucson e Zurigo, ha dato come risultato l’intervallo di tempo compreso tra il 1260 e il 1390, periodo corrispondente all’inizio della Storia della Sindone certamente documentata. Nel 1997 Kouznetsov venne arrestato e incriminato negli Stati Uniti per aver ricevuto pagamenti da alcune riviste scientifiche in cambio di articoli sulle sue scoperte, che poi non scrisse, e successivamente venne condannato anche per furto e falsificazione di assegni bancari.[45]. È importante che noi continuiamo a testare l'accuratezza degli originari test del radiocarbonio così come stiamo facendo. Veletsky: "Effects of fires and biofractionation of carbon isotopes on results of radiocarbon dating of old textiles: The Shroud of Turin", p 109-21. Nel 1988, l’esame del carbonio 14 sulla Sindone, eseguito contemporaneamente e indipendentemente dai laboratori di Oxford, Tucson e Zurigo, ha datato la Sindone in un intervallo di tempo compreso tra il 1260 e il 1390, periodo corrispondente all’inizio della storia della Sindone certamente documentata. Una delle riviste in cui pubblicò questi lavori tuttavia pubblicò nello stesso numero anche un articolo di ricercatori che mettevano in dubbio l'operato di Kouznetsov[10]. L'ostensione della Sindone riporta di attualità anche il controverso esame del carbonio 14, che sembrava aver fissato al Medioevo la datazione del Lino. La disposizione delle bruciature mostra, secondo Aldo Guerreschi e Michele Salcioli, che la Sindone era ripiegata a formare 32 strati di stoffa. In seguito allo sviluppo di nuove tecniche sperimentali che richiedevano quantità molto inferiori, la Chiesa cattolica permise l'istituzione del Progetto di Ricerca sulla Sindone di Torino (in inglese Shroud of Turin Research Project, STURP), gruppo di lavoro composto da una quarantina di scienziati atei o di varia fede religiosa (tra cui ebrei, cattolici, protestanti, presbiteriani). David, L.A. Garza-Valdes, figlia di un prefetto in servizio a Tebe sotto Traiano nel II secolo; la mummia, rinvenuta presso, analizzatore a risonanza ionica ciclotronica a trasformata di Fourier, T. Casabianca, E. Marinelli, G. Pernagallo, B. Torrisi, scienza ammette: Forse sulla Sindone abbiamo sbagliato, Colorado Springs professor revives shroud riddle, dichiarazione pubblicata sul sito dell'ORAU, Sindone: Il punto sulla ricerca (pseudo)scientifica. Nel 1988, l’esame del carbonio 14, eseguito contemporaneamente e indipendentemente dai laboratori di Oxford, Tucson e Zurigo, ha datato la sindone in un intervallo di tempo compreso tra il 1260 e il 1390, periodo corrispondente all’inizio della storia della Sindone certamente documentata. Nove dei dodici campioni vennero chiusi e sigillati ciascuno in un cilindro metallico; gli altri tre, quelli provenienti dal mantello di San Luigi, vennero invece consegnati senza essere chiusi nei cilindri. È stato criticato anche il fatto che l'esame non fu condotto "alla cieca" perché i campioni sindonici, a causa della particolare trama del tessuto, erano riconoscibili. Nonostante questi dubbi, le teorie dello studioso russo vennero divulgate e considerate da molti sindonologi come prova dell'inattendibilità della datazione radiometrica del 1988. Gelosie professionali e dispute interne alla chiesa[18] fanno sì che nel 1987 le autorità ecclesiastiche di Torino respingessero il protocollo[20]; il cardinale Ballestrero informa i sette laboratori che su suggerimento del consulente scientifico (Luigi Gonella professore del Politecnico di Torino) solo tre di essi saranno coinvolti nell'analisi. Secondo gli autori l’analisi statistica di questi dati dimostrerebbe che i campioni non erano omogenei e dunque non potevano ritenersi rappresentativi dell’intero lenzuolo. Aperto sostenitore della falsità della Sindone, nel 1988 divenne il responsabile delle operazioni di datazione radiometrica sul lenzuolo. [senza fonte]. Either the page is no longer relevant or consensus on its purpose has become unclear. Il 13 ottobre 1988, durante una conferenza stampa, il cardinale Ballestrero annunciò i risultati: il carbonio 14 ha fornito una datazione compresa tra il 1260 e il 1390, con una confidenza del 95%. [...] "Non esiste senza alcun dubbio alcun rifacimento tessile in questo telo" e prosegue Ghiberti: "È stata rimossa anche la fodera e per la prima volta dopo 500 anni abbiamo visto il retro del Lenzuolo: non c'è nessun segno di rammendo. ESAMI DEL POLLINE SULLA SINDONE Per lo studio della Sindone è molto interessante conoscere la vicenda della identificazione dei pollini da parte di Max-Frei Sulzer, biologo svizzero che ha diretto fino al 1972 il servizio scientifico della polizia criminale di Zurigo. Tra le presunte prove a sostegno della sua ipotesi, Bonnet-Eymard riferisce che, secondo quanto dichiarato da Paul Damon (direttore del laboratorio di Tucson), i cilindri sigillati furono aperti domenica 24 aprile 1988, il giorno stesso del loro arrivo a Tucson, "per assicurarsi che la Sindone fosse tra i campioni" (in realtà, secondo la teoria di Bonnet-Eymard, per effettuare lo scambio), e quindi risigillati e riaperti ufficialmente il giorno dopo. Le sue presunte scoperte, tuttavia, non ebbero lo stesso clamore mediatico di quest'ultima; in particolare fu soprattutto il settimanale cattolico italiano Famiglia Cristiana a dare risalto alla notizia. Nel 1994 il biologo russo Dmitri Kouznetsov dichiarò di aver ottenuto in laboratorio un "ringiovanimento" di tessuti antichi proprio di circa 13 secoli, ma in seguito è stato dimostrato che le sue affermazioni erano false (si veda la sezione seguente per maggiori dettagli). Gli esperti riaprono il caso. ci si accorse della contaminazione del primo campione perché la datazione ottenuta era evidentemente sbagliata. Di parere opposto sono Riani, Fanti, Crosilla e Atkinson, che hanno riesaminato i dati disponibili con metodi di "statistica robusta". In realtà la datazione radiometrica è forse l'esame che più contrasta con i risultati della stragrande maggioranza degli altri esami effettuati sul lenzuolo prima e dopo il 1988. Il test fu eseguito il 21 aprile 1988 nel Duomo di Torino e diede come esito una datazione “medievale” (1260-1390). Journal of Archaeological Science, 23 (1996), p 157-160; l'articolo di Kouznetsov era D.A. Nel 1994 lo scienziato russo Dmitri Kouznetsov, un biologo, specializzato in neurotossicologia e sucessivamente chimica archeologica, annunciò di aver verificato sperimentalmente l'arricchimento di carbonio 14 in tessuti antichi in condizioni simili a quelle dell'incendio del 1532 e tra il 1994 e il 1996 pubblicò diversi articoli a riguardo. Un'ulteriore versione di questa ipotesi è stata formulata nel 2008 da John Jackson, uno dei fondatori dello STURP, e presentata pubblicamente all'interno del documentario Sindone, prove a confronto prodotto dalla BBC[38]. Secondo queste testimonianze Alan Adler, un membro dello STURP (che apparentemente ignorava l'accordo sottoscritto dagli stessi membri di non effettuare ulteriori test sui campioni) sarebbe venuto in possesso (mantenendo la sua fonte segreta) di un filo dal cosiddetto "campione di Raes" (un triangolo di tessuto prelevato dalla Sindone nel 1973, adiacente al campione datato nel 1988) e l'avrebbe consegnato a John Heller; questi lo avrebbe poi consegnato a sua volta all'esperto di mineralogia George Rossman, del California Institute of Technology, per farlo esaminare tramite un analizzatore a risonanza ionica ciclotronica a trasformata di Fourier. Sindone :: Il punto sulla ricerca (pseudo)scientifica. .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}I "complottisti" hanno sollevato dubbi anche sulla morte di Timothy Linick, quarantaduenne collaboratore del laboratorio di Tucson e co-firmatario dell'articolo di Nature, morto il 4 giugno 1989 per suicidio; secondo questa teoria, potrebbe invece essere stato ucciso, per evitare che rivelasse la presunta frode. Quest'ultimo dato, arrotondato ai 10 anni più vicini, costituì il risultato annunciato dal cardinale Ballestrero. ha subito alterazioni atmosferiche e di temperatura. L'inomogeneità nei risultati del C14 rilevata da Walsh (vedi sopra) si spiegherebbe quindi con una diversa quantità di rammendo presente in ciascuno dei campioni. Fin dall'anno successivo lo STURP manifestò l'intenzione di sottoporre il lenzuolo a vari studi, tra cui la datazione radiometrica. La nuova teoria venne accolta all’inizio con scetticismo e ironia dalla comunità scientifica, ma successivamente considerata valida e pubblicata sulla rivista americana Journal of Archeology Science. Margherita morì nel 1531 e, secondo Marino e Benford, la sua volontà venne eseguita e la Sindone fu affidata ad un maestro tessitore che sostituì il lembo mancante intrecciando le fibre dei nuovi fili con quelle del tessuto originale[15]. La sua sconfessione non è tuttavia stata recepita immediatamente da diversi sindonologi italiani ed europei, che per alcuni anni hanno continuato (e in alcuni casi continuano ancora oggi) a citarlo come fonte affidabile nelle loro interviste, pubblicazioni e conferenze[49][50]. Quest'ultimo dato, arrotondato ai 10 anni più vicini, costituì il risultato annunciato dal cardinale Ballestrero e pubblicato su Nature. In questi trent’anni la diffidenza e le critiche per le modalità con cui vennero preparati ed eseguiti quegli esami sono cresciute ovunque, e non solo negli ambienti di stretta osservanza cattolica. answer choices . Il prof. mons. È il tema della radiodatazione della Sindone col metodo del Carbonio 14. la molecola è piuttosto inerte e non ci si aspetta che reagisca con polimeri come la cellulosa del lino, nessuna contaminazione di questo tipo è mai stata rilevata, nemmeno in reperti vecchi fino a 50 000 anni per i quali l'effetto sarebbe molto più marcato. Venne quindi tagliato un lembo di tessuto di circa 81x21 mm, dal quale venne quindi scartata una striscia spessa circa 5 mm, in quanto conteneva fili colorati di incerta provenienza. La dottoressa Flury-Lemberg, nota esperta di tessuti antichi, che ha potuto esaminare attentamente la Sindone durante il restauro del 2002, ha decisamente negato la presenza di rammendi sul lenzuolo, affermando che, se ci fossero, sarebbero in ogni caso visibili sul retro[57]. All'epoca si rumoreggiò che il suo fosse in realtà un omicidio. Questa datazione è stata generalmente accettata dalla comunità scientifica[5][6][7], oltre che da diversi esponenti della Chiesa cattolica anche per bocca dell'arcivescovo di Torino, il cardinale Anastasio Ballestrero[8][9][10][11][12][13]; i sostenitori dell'autenticità del telo hanno però avanzato diverse obiezioni sull'attendibilità del test[14]. La prova del carbonio ha stabilito che il telo risale, con un intervallo di confidenza di almeno il 95% e un'approssimazione di 10 anni in più o in meno , a una data compresa tra il 1260 e il 1390, periodo compatibile con le prime testim… Applicando la necessaria calibrazione (per i dettagli si veda l'articolo originale), questa data fu convertita negli intervalli 1273-1288 con livello di confidenza 68% (una deviazione standard) e 1262-1384 con livello di confidenza 95% (due deviazioni standard). Egli ha precisato però che, diversamente da quanto inizialmente riportato da alcuni media nel commentare la sua collaborazione[40], ritiene improbabile che la contaminazione da monossido possa aver prodotto un effetto significativo. Jump to navigation Jump to search. Rinaldi ritiene che questa notorietà nell'ambiente scientifico vicino al cristianesimo gli possa essere servita per pubblicare articoli che altrimenti sarebbero risultati dubbi a un'analisi più approfondita. L’esame mirò a identificare lo spettro delle frequenze isotopiche del carbonio per stimare una possibile datazione del reperto. Nel dettaglio, il laboratorio di Tucson calcolò una data di 646±31 BP[25]; quello di Oxford, 750±30; quello di Zurigo, 676±24. Quattro laboratori usanti lo spettrometro di massa: L'Università di Oxford, in Gran Bretagna; un frammento di tessuto proveniente da una sepoltura, un frammento prelevato dal mantello da coro di.