Law No. 153 of 28 July 2016, Rules for the fight against terrorism, as well as ratification and implementation of: a) Council of Europe Convention on the prevention of terrorism, done in Warsaw on 16 May 2005; b) International Convention for the suppression of acts of nuclear terrorism, done in New York on 14 September 2005; c) Protocol amending the European Convention on the suppression of terrorism, done in Strasbourg on 15 May 2003; d) Council of Europe Convention on laundering, search, seizure and confiscation of the proceeds from crime and on the financing of terrorism, done in Warsaw on 16 May 2005; e) Additional Protocol to the Council of Europe Convention on the prevention of terrorism, done in Riga on 22 October 2015. Entry into force 24 August 2016.

In:

G.U. 9 August 2016, No. 185

Law No. 153/2016 authorized the ratification by Italy and ordered the domestic implementation of the UN Convention for the suppression of acts of nuclear terrorism and some Council of Europe legal instruments on the same matter. The law has reinforced the legal framework for the fight against terrorism, by introducing new provisions into the criminal code. Among the most relevant modifications, there are the new crime of financing terrorism, and relating provisions concerning the seizure and confiscation of goods utilized for committing this crime, as well as the proceeds deriving therefrom. The law also criminalized the conduct consisting in ‘acts of nuclear terrrorism’, for which 15 years imprisonment is the minimum penalty. Article 6 of the law designates the Minister for Justice as the ‘national contact point’ for the purposes of the UN Convention on nuclear terrorism. Article 9 individuated, in turn, national bodies involved in the implementation of the Council of Europe Convention on Laundering, Search, Seizure and Confiscation of the Proceeds from Crime and on the Financing of Terrorism and the Protocol thereto.

Legge 28 luglio 2016, n. 153

Norme per il contrasto al terrorismo, nonché ratifica ed esecuzione:

a) della Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione del terrorismo, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005; b) della Convenzione internazionale per la soppressione di atti di terrorismo nucleare, fatta a New York il 14 settembre 2005; c) del Protocollo di Emendamento alla Convenzione europea per la repressione del terrorismo, fatto a Strasburgo il 15 maggio 2003; d) della Convenzione del Consiglio d’Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del terrorismo, fatta a Varsavia il 16 maggio  2005; e) del Protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione del terrorismo, fatto a Riga il 22 ottobre 2015.

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;

Il Presidente della Repubblica

Promulga

la seguente legge:

Art. 1 Autorizzazione alla ratifica

1. Il Presidente della Repubblica è autorizzato a ratificare:

a) la Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione del terrorismo, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005;

b) la Convenzione internazionale per la soppressione di atti di terrorismo nucleare, fatta a New York il 14 settembre 2005;

c) il Protocollo di Emendamento alla Convenzione europea per la repressione del terrorismo, fatto a Strasburgo il 15 maggio 2003;

d) la Convenzione del Consiglio d’Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del terrorismo, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005;

e) il Protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione del terrorismo, fatto a Riga il 22 ottobre 2015.

Art. 2 Ordine di esecuzione

1. Piena ed intera esecuzione è data alla Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione del terrorismo, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005, alla Convenzione internazionale per la soppressione di atti di terrorismo nucleare, fatta a New York il 14 settembre 2005, al Protocollo di Emendamento alla Convenzione europea per la repressione del terrorismo, fatto a Strasburgo il 15 maggio 2003, alla Convenzione del Consiglio d’Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del terrorismo, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005, e al Protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione del terrorismo, fatto a Riga il 22 ottobre 2015.

Art. 3 Definizioni

1. Ai fini della presente legge, si intendono:

a) per «materia radioattiva»: le materie nucleari e altre sostanze radioattive contenenti nuclidi che sono caratterizzati da disintegrazione spontanea, con contestuale emissione di uno o più tipi di radiazione ionizzante come particelle alfa, beta, neutroni o raggi gamma, e che, per le loro proprietà radiologiche o fissili, possono causare la morte, gravi lesioni alle persone o danni rilevanti a beni o all’ambiente;

b) per «materie nucleari»: il plutonio, eccetto quello con una concentrazione isotopica superiore all’80 per cento nel plutonio 238, l’uranio 233, l’uranio arricchito negli isotopi 235 o 233, l’uranio contenente una miscela di isotopi come si manifesta in natura in forma diversa da quella di minerale o residuo di minerale, ovvero ogni materiale contenente una o più delle suddette categorie;

c) per «uranio arricchito negli isotopi 235 o 233»: l’uranio contenente l’isotopo 235 o 233 o entrambi in una quantità tale che il rapporto di quantità della somma di questi isotopi con l’isotopo 238 è maggiore del rapporto dell’isotopo 235 rispetto all’isotopo 238 che si manifesta in natura;

d) per «impianto nucleare»:

1) ogni reattore nucleare, inclusi i reattori installati in natanti, veicoli, aeromobili od oggetti spaziali da utilizzare come fonte di energia per la propulsione di tali natanti, veicoli, aeromobili od oggetti spaziali ovvero per ogni altro scopo;

2) ogni impianto o mezzo di trasporto utilizzato per la produzione, l’immagazzinamento, il trattamento o il trasporto di materia radioattiva;

e) per «ordigno nucleare»:

1) ogni congegno esplosivo nucleare;

2) ogni dispositivo a dispersione di materia radioattiva od ogni ordigno a emissione di radiazioni che, in ragione delle sue proprietà radiologiche, causa la morte, gravi lesioni personali o danni sostanziali a beni o all’ambiente;

f) per «ISIN»: l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, di cui all’articolo 6 del decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 45.

Art. 4 Modifiche al codice penale

1. Al codice penale sono apportate le seguenti modificazioni:

a) dopo l’articolo 270-quinquies sono inseriti i seguenti:

«Art. 270-quinquies.1 (Finanziamento di condotte con finalità di terrorismo). – Chiunque, al di fuori dei casi di cui agli articoli 270-bis e 270-quater.1, raccoglie, eroga o mette a disposizione beni o denaro, in qualunque modo realizzati, destinati a essere in tutto o in parte utilizzati per il compimento delle condotte con finalità di terrorismo di cui all’articolo 270-sexies è punito con la reclusione da sette a quindici anni, indipendentemente dall’effettivo utilizzo dei fondi per la commissione delle citate condotte.

Chiunque deposita o custodisce i beni o il denaro indicati al primo comma è punito con la reclusione da cinque a dieci anni.

Art. 270-quinquies.2 (Sottrazione di beni o denaro sottoposti a sequestro). – Chiunque sottrae, distrugge, disperde, sopprime o deteriora beni o denaro, sottoposti a sequestro per prevenire il finanziamento delle condotte con finalità di terrorismo di cui all’articolo 270-sexies, è punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 3.000 a euro 15.000»;

b) dopo l’articolo 270-sexies è inserito il seguente:

«Art. 270-septies (Confisca). – Nel caso di condanna o di applicazione della pena ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale per taluno dei delitti commessi con finalità di terrorismo di cui all’articolo 270-sexies è sempre disposta la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e delle cose che ne costituiscono il prezzo, il prodotto o il profitto, salvo che appartengano a persona estranea al reato, ovvero, quando essa non è possibile, la confisca di beni, di cui il reo ha la disponibilità, per un valore corrispondente a tale prezzo, prodotto o profitto»;

c) dopo l’articolo 280-bis è inserito il seguente:

«Art. 280-ter. (Atti di terrorismo nucleare). – è punito con la reclusione non inferiore ad anni quindici chiunque, con le finalità di terrorismo di cui all’articolo 270-sexies:

1) procura a sé o ad altri materia radioattiva;

2) crea un ordigno nucleare o ne viene altrimenti in possesso.

è punito con la reclusione non inferiore ad anni venti chiunque, con le finalità di terrorismo di cui all’articolo 270-sexies:

1) utilizza materia radioattiva o un ordigno nucleare;

2) utilizza o danneggia un impianto nucleare in modo tale da rilasciare o con il concreto pericolo che rilasci materia radioattiva.

Le pene di cui al primo e al secondo comma si applicano altresì quando la condotta ivi descritta abbia ad oggetto materiali o aggressivi chimici o batteriologici».

Art. 5 Modifica al decreto-legge 18 febbraio 2015, n. 7, convertito, con  modificazioni, dalla legge 17 aprile 2015, n. 43

1. All’articolo 8, comma 2, lettera a), del decreto-legge 18 febbraio 2015, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 aprile 2015, n. 43, dopo la parola: «270-quinquies,» è inserita la seguente: «270-quinquies.1,».

Art. 6 Punto di contatto ai sensi dell’articolo 7, paragrafo 4, della Convenzione internazionale per la soppressione di atti di terrorismo nucleare

1. Il punto di contatto responsabile della trasmissione e della ricezione delle informazioni di cui all’articolo 7, paragrafo 4, della Convenzione di cui all’articolo 1, comma 1, lettera b), della presente legge è il Ministero della giustizia.

2. Quando procede in ordine a taluno dei reati di cui all’articolo 280-ter del codice penale, introdotto dall’articolo 4 della presente legge, il pubblico ministero comunica immediatamente al Ministro della giustizia l’avvenuto esercizio dell’azione penale.

3. Il pubblico ministero comunica altresì immediatamente al Ministro della giustizia l’avvenuta esecuzione di un provvedimento che applica la misura della custodia cautelare in carcere o gli arresti domiciliari nei confronti di persone indagate in ordine a taluno dei reati di cui all’articolo  280-ter del codice penale, introdotto dall’articolo 4 della presente legge, allegando copia del relativo provvedimento.

4. Nei procedimenti in ordine a taluno dei reati di cui articolo 280-ter del codice penale, introdotto dall’articolo 4 della presente legge, l’autorità giudiziaria procedente comunica immediatamente al Ministro della giustizia il passaggio in giudicato della sentenza ovvero il deposito del decreto di archiviazione, allegando copia del relativo provvedimento. Da’ altresì immediata comunicazione al Ministro della giustizia del luogo dove i beni sono custoditi e delle modalità della loro conservazione, per le comunicazioni di cui all’articolo 18, paragrafo 6, della Convenzione di cui all’articolo 1, comma 1, lettera b), della presente legge.

5. Nei casi previsti dai commi 2, 3 e 4, primo periodo, il Ministro della giustizia comunica senza ritardo l’esercizio dell’azione penale, l’esito del procedimento ovvero l’adozione della misura cautelare agli Stati parte della Convenzione di cui all’articolo 1, comma 1, lettera b), interessati tramite il Segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Nel caso di cui al comma 4, secondo periodo, il Ministro della giustizia informa senza ritardo il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica.

Art. 7 Provvedimenti conseguenti nel caso di sequestro e confisca ai sensi dell’articolo 18 della Convenzione internazionale per la soppressione di atti di terrorismo nucleare

1. L’autorità giudiziaria che dispone il sequestro di materia radioattiva o di un ordigno nucleare ovvero di un impianto nucleare, nei procedimenti relativi a taluno dei delitti di cui all’articolo 280-ter del codice penale, introdotto dall’articolo 4 della presente legge, ne da’ immediata comunicazione al prefetto territorialmente competente, il quale, informati i Ministri dell’interno, dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute e la Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della protezione civile, su parere dell’ISIN, adotta i provvedimenti adeguati per la loro messa in sicurezza. In caso di urgenza il prefetto può comunque adottare i provvedimenti necessari.

2. I beni sequestrati o confiscati sono conferiti all’Operatore nazionale o al Servizio integrato di cui al decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 52, che provvede a gestirli sulla base delle indicazioni operative fornite dall’ISIN.

3. Nei casi in cui i beni mobili di cui al comma 1 devono essere restituiti a uno Stato parte della Convenzione di cui all’articolo 1, comma 1, lettera b), il Ministro dello sviluppo economico, sentito l’ISIN, vi provvede di concerto con i Ministri dell’interno, della giustizia e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, stipulando, se del caso, specifici accordi.

Art. 8 Introduzione dell’articolo 156-bis del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230

1. Dopo l’articolo 156 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230, è inserito il seguente:

«Art. 156-bis (Specifiche disposizioni per particolari sostanze radioattive). – 1. Fermo restando quanto disposto dall’articolo 5 della legge 28 aprile 2015, n. 58, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con i Ministri dell’interno, dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, della salute e delle infrastrutture e dei trasporti, su proposta dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (ISIN), anche ai fini della prevenzione di atti di terrorismo nucleare, sono stabilite le sostanze radioattive e le opportune misure di protezione delle stesse, da adottare nelle pratiche comportanti l’impiego di dette sostanze, tenendo conto delle raccomandazioni formulate dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica».

2. Il decreto di cui all’articolo 156-bis del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230, introdotto dal comma 1 del presente articolo, è emanato entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

Art. 9 Autorità previste dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del terrorismo, nonché dal Protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione del terrorismo

1. Per Autorità di intelligence finanziaria ai sensi dell’articolo 12 della Convenzione di cui all’articolo 1, comma 1, lettera d), della presente legge si intende l’Unità di informazione finanziaria istituita dall’articolo 6 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, e successive modificazioni.

2. Per Autorità centrale ai sensi dell’articolo 33 della Convenzione di cui al comma 1 si intende il Ministero dell’economia e delle finanze.

3. Il punto di contatto responsabile della trasmissione e della ricezione delle informazioni ai sensi dell’articolo 7 del Protocollo di cui all’articolo 1, comma 1, lettera e), è il Ministero dell’interno – Dipartimento della pubblica sicurezza. L’attività di cui al presente comma deve essere svolta con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.

Art. 10 Clausola di invarianza finanziaria

1. Le amministrazioni pubbliche interessate provvedono all’attuazione delle disposizioni di cui alla presente legge con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Alla copertura di eventuali spese straordinarie si provvede mediante appositi provvedimenti legislativi.

La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. è fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.

 

[Si omettono allegati]

 

Council of Europe Convention on the Prevention of Terrorism

 

Convention du Conseil de l’Europe pour la prevention du terrorisme

 

INTERNATIONAL CONVENTION FOR THE SUPPRESSION OF ACTS OF NUCLEAR TERRORISM

 

Protocol amending the European Convention on the Suppression of Terrorism

 

Protocole portant amendement a’ la Convention europeenne pour la repression du terrorisme

 

Council of Europe Convention on Laundering, Search, Seizure and Confiscation of the Proceeds from Crime and on the Financing of Terrorism

 

Additional Protocol to the Council of Europe Convention on the Prevention of Terrorism

 

Protocole additionnel a’ la Convention du Conseil de l’Europe pour la prevention du terrorisme

 

Additional Protocol to the Council of Europe Convention on the Prevention of Terrorism

 

Protocole additionnel a’ la Convention du Conseil de l’Europe pour la prevention du terrorisme