Ciò che conta è la qualità della relazione e del momento che si trascorre insieme. Beh, in realtà l’immaginazione è un percorso importante che si intraprende da bambini, ma che non dovrebbe mai interrompersi. Successivamente, quando il bambino acquisisce la consapevolezza della figura materna e la capacità di tollerarne l’assenza, l’oggetto transazionale viene abbandonato. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Designed by Rendemarco. Le attività di gioco crescono e si modificano di pari passo con lo sviluppo intellettivo e psicologico del bambino, rimanendo comunque una tappa importante nella vita dell’uomo, a prescindere dall’età: il bisogno e il piacere di giocare permane difatti durante tutto il corso della vita, facilitando con modalità di volta in volta differenti, l’espressione delle proprie emozioni, il confronto con gli altri e il raggiungimento del benessere individuale. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice. L’attenzione si rivolge ai bambini in età prescolare, quando trascorrono la maggior parte del loro tempo in esplorazione e gioco (Fein 1981; Piaget [1962] 1999). Il periodo che vai dalla nascita fino ai 6 anni è fondamentale per lo sviluppo del bambino; la sua competenza emotiva segue delle fasi evolutive:. A 12 mesi inizia a camminare. • aumento della lealtà, della determinazione, della calma, della capacità di adattamento e dell’abilità di affrontare sorprese e cambiamenti, Lev S. Vygotskij (1896-1934) “Il ruolo del gioco nello sviluppo mentale del bambino” . • generazione di gioia, intimità, autostima e padronanza di se stessi, Crediamo fortemente nel potere dell'informazione e della necessità per i professionisti di essere sempre aggiornati sui temi legati alla propria professione. Continuando ad utilizzare questo sito Web stai implicitamente autorizzando l'utilizzo dei cookies. Gioca con i piedini, con i capelli della mamma, con i sonagli della culla, e scopre piano piano il suo corpo. Una delle più frequenti forme di gioco nella prima infanzia è quella del gioco simbolico, che favorisce l’abilità del bambino di esprimersi attraverso il linguaggio. Alcuni modi in cui il gioco parallelo funge da aspetto chiave dello sviluppo nei bambini includono quanto segue. Il gioco, infatti, è prettamente funzionale e direttamente proporzionale allo sviluppo sensoriale e motorio del piccolo poiché lo aiuta a far emergere le proprie capacità fisiche e motorie non ancora sviluppate. L’adulto può offrire il suo contributo anche soltanto predisponendo l’ambiente al gioco, ovvero, creando le condizioni ottimali per l’attività ludica, al fine di consentire al bambino di sperimentare e scoprire le sue competenze, di scaricare le sue tensioni e di esprimere le proprie emozioni. Le tappe sono: Esso contribuisce notevolmente al suo benessere. • aumento dello spirito di gruppo, • creazione di modelli di relazione basati sull’inclusione, piuttosto che sull’esclusione, Se privati del gioco, soffriranno sia nel presente che in futuro. Immaginare… Un gioco da ragazzi, no? Piaget individua tre stadi di sviluppo del comportamento ludico: Si possono individuare 5 tappe: 2 anni: il bambino inizia a prendere coscienza della separazione dalla madre, con conseguenti ansie d’abbandono. La madre tiene il compito nella zona di sviluppo prossimale, facendo domande, dando suggerimenti, suggerendo strategie. IL GIOCO E LO SVILUPPO AFFETTIVO. Appassionata di psicologia dell’infanzia, psicologia giuridica e scrittura. 6-10 anni: nell’età della fanciullezza, i giochi diventano di gruppo e con regole, permettendo al bambino di sperimentare lo stare con gli altri. Secondo l'Istituto di sviluppo del bambino, il 75 per cento di sviluppo del cervello si verifica dopo la nascita. Il ruolo del gioco nello sviluppo del bambino La Dottoressa Teresa Mainiero, psicologa specializzata in ipnosi, ha sempre avuto un occhio di riguardo per il mondo dell’infanzia; la conosco da anni e so che serietà e impegno hanno caratterizzato la sua carriera, dal percorso di studi alla professione specialistica. Il gioco di finzione permette ai bambini di elaborare emozioni e vissuti che normalmente non si riesce ad esternare, è un’attività che non va assolutamente ostacolata, ma anzi, assecondata. Il gioco per i bambini non è un passatempo, ma un lavoro, un’occupazione, è la loro principale attività ed è portatrice di una molteplicità di significati: Qual è il legame tra il gioco e lo sviluppo cognitivo? Coordinazione mezzi-fini (8-12 mesi): il bambino inizia a percepire che se un oggetto è nascosto rimane lì anche se lui non lo vede più. Ma quali sono i benefici del gioco nella vita del bambino? (a cura di), Il gioco in un mondo di simboli, Armando, Roma 1981, pp. A livello sociale: Pre-operatorio (2-6 anni): il bambino ha acquistato il concetto di simbolo. • conforto in situazioni di sofferenza. Avvertimi via email alla pubblicazione di un nuovo articolo. Schiller (1759-1805) afferma che “L’uomo è pienamente tale solo quando gioca”: solo giocando, infatti, l’individuo riesce a liberare la propria mente da condizionamenti esterni; questo perché il gioco non ha altra finalità che il gioco ed è l’unica attività che viene scelta per se stessa e non in vista di uno scopo esterno. Vediamoli nello specifico: Copyright © 2017 psicotypo all right reserved. Attraverso una rappresentazione, i bambini mettono in atto ciò che hanno vissuto, trattando eventi spiacevoli e piacevoli e sviluppando doti empatiche e di immedesimazione con l’altro. Secondo Maria Montessori, educatrice nota per il metodo educativo che prende il suo nome, il gioco è importante perché: Tutto ciò sembra perduto nelle moderne scuole pubbliche. Gioco fisico aiuta un bambino a sviluppare connessioni tra le cellule nervose e il cervello. A livello fisico: E’ esattamente il concetto di libertà che oggi è stato totalmente distorto; per bambini essere liberi non significa fare ciò che si vuole, ma è la possibilità di fare ciò che hanno deciso di fare. Certamente noi adulti, specie come genitori, possiamo fare molto, ad esempio “sacrificando” un po’ del tempo che dedichiamo ai nostri impegni (lavorativi e non), per impegnarlo nel gioco con i nostri bambini, guardando in prospettiva e “lavorando in previsione di”, poiché come afferma Riccardo Massa, filosofo dell’educazione e pedagogista, Scritto dalla Dott.ssa Sara Belli per Benessere4u. Questo Sito Web utilizza i cookies per migliorare l'esperienza generale del Sito. Ciò era proprio quello che la Montessori voleva contrastare: l’educatrice sosteneva che i bambini dovevano essere lasciati liberi di esprimere al meglio le loro capacità senza alcuna restrizione. Il testo propone agli educatori ed insegnanti dei servizi educativi una serie di riflessioni sul significato del gioco nello sviluppo del bambino suggerendo proposte e strumenti operativi per valorizzare le esperienze di gioco, scoperta, apprendimento nei servizi. Il gioco può quindi diventare espressione di questa dinamica. Le diverse modalità di gioco, dipendono dallo sviluppo emotivo del bambino e tendono a modificarsi con la crescita. In questo modo il bambino trasforma il linguaggio di questi dialoghi come parte del suo linguaggio interno, utilizzandolo per organizzare il suo stesso modo di pensare e di comportarsi. Ma il conflitto fa chiaro riferimento al rapporto con l’oggetto materno primario. • creazione di opinioni, Già dai primissimi giorni di vita, il neonato inizia a dimostrare all’ambiente circostante la sua esistenza giocando. Il ruolo più importante del genitore in questo contesto è quello di stare accanto al proprio bambino, cercare di assecondarlo e non condizionarlo a fare la cosa giusta o sbagliata. lasciano poco spazio da dedicare al gioco, ma è altrettanto vero che è soprattutto attraverso il gioco che passa la comunicazione profonda tra adulti e bambini, per cui è fondamentale attivarsi per ritagliarsi dei momenti in cui ritrovare assieme ai propri bimbi, il piacere del divertimento fine a se stesso. • aumento della gamma dei movimenti, della coordinazione, dell’agilità, dell’equilibrio e della flessibilità. Per porsi in relazione con i piccoli è indispensabile che l’adulto torni un po’ bambino, che abbandoni le sue rigidità ed entri in empatia con il suo piccolo partner, mostrandosi disponibile a prendere parte alle sue iniziative. 665-672 Il ruolo del gioco nello sviluppo Questo brano di Vygotskij si basa su una conferenza tenuta all Istituto pedagogico di Leningrado nel 1933 e pubblicata nel 1966. Qual è il ruolo dell’adulto nel gioco del bambino? ll gioco ha un ruolo importante nello sviluppo cognitivo, sociale, fisico ed emotivo di un bambino. La psicologia ha visto nel gioco il protagonista dello sviluppo psicologico e soprattutto della personalità del bambino. Il gioco diventa significativo per lo sviluppo intellettivo del bambino, in quanto giocando, il bambino riesce a “sorprendere” se stesso e attraverso la sorpresa acquisisce nuove modalità che gli consentono di relazionarsi con il mondo esterno. Egli ora è in grado non solo di utilizzare i simboli a disposizione, ma anche di manipolarli secondo le sue volontà. Egli suddivide lo stadio senso-motorio in ulteriori 6 sottostadi, essendo questo il momento fondamentale ricco di stimoli: Riflessi innati (nascita a 1 mese): il bambino aspetta che qualcuno soddisfi i propri bisogni e piange per ottenere qualcosa. Il gioco concorre di fatto allo sviluppo sociale, fisico, cognitivo ed emotivo sia dei giovani che dei bambini, ragione per cui dovrebbe essere garantita loro l’opportunità di sperimentarlo, certamente con tempi e modalità differenti, nelle diversi fasi della loro crescita. Conquista ciò che prende il nome di pensiero reversibile, ossia la capacità di pensare due cose alla volta, acquisisce nozioni logiche, spaziali e temporali. Ma quali sono le principali caratteristiche del gioco che lo rendono così importante per lo sviluppo del bambino? Se è vero che la capacità di giocare è innata nell’essere umano, è vero anche che la funzione dell’adulto, (genitore, educatore o insegnante che sia) è fondamentale in ogni tappa della crescita del bambino, quindi, anche nel gioco, specie nelle prime fasi dello sviluppo infantile. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati. Apprendimento. E proprio qui risiede il valore fortemente simbolico del gioco che accompagna tutte le fasi dello sviluppo emotivo, fisico e cognitivo del bambino, alleviandone il peso e le difficoltà intrinseche. Il gioco simbolico rappresenta un’attività fondamentale durante la prima infanzia attraverso cui il bambino ha la possibilità di sviluppare e strutturare l’aspetto cognitivo, sociale ed affettivo. Nel gioco il bambino sviluppa le proprie potenzialità intellettive, affettive e relazionali. Il gioco è significativo per lo sviluppo intellettivo del bambino, perché il bimbo, quando gioca, sorprende se stesso e nella sorpresa acquisisce nuove modalità per entrare in relazione con il mondo esterno. Senso motorio da 0 a 2 anni: secondo Piaget il bambino in questa fase è egocentrico e conosce il mondo attraverso processi come assimilazione e accomodamento, adattando i propri schemi cognitivi alla nuova esperienza. Con l’ambiente adatto il bambino potrà operare la “libera scelta” (Maria Montessori, in “Il segreto dell’infanzia”), senza l’opposizione dell’adulto e quest’ultimo potrà rilassarsi sul fatto che il bambino, in virtù di questo motivo di attrazione, lavoro e concentrazione, sarà occupato a costruire sé stesso e non a “scomporre” la casa. Non solo, il gioco stimola la memoria, il linguaggio, l’attenzione, la concentrazione, favorisce lo sviluppo di schemi percettivi e la capacità di confrontarsi e relazionarsi; ne consegue che una scarsa attività ludica può comportare nel bambino gravi carenze dal punto di vista cognitivo. Il gioco: sviluppo affettivo, cognitivo e sociale. https://www.psicotypo.it/limportanza-del-gioco-nello-sviluppo-del-bambino Il gioco ha un ruolo essenziale nella vita e nello sviluppo del bambino, la cui importanza è anche riconosciuta dalla • diminuzione dello stress, fatica e depressione, Essi dunque hanno bisogno di un adulto che li guidi a riconoscere e a gestire le proprie emozioni, per far sì che sviluppino la fiducia e la consapevolezza di sé stessi.. fasi evolutive. (1933), in J. Bruner et al., Il gioco, 4 vll., Armando, Roma 1981, pp. Reazioni circolari primarie ( 2-4 mesi): il bambino mostra interesse per gli oggetti e attraverso la bocca iniziano a conoscere il mondo. Il ruolo del gioco nello sviluppo del bambino “I giochi dei bambini non sono giochi, e bisogna considerarli come le loro azioni più serie.” (Michel de Montaigne) Sebbena l’atto di giocare sia spesso visto come un passatempo e un modo per intrattenere e far divertire i bimbi, in realtà dona molti più benefici di quanto si pensi. Il gioco di ruolo e l’uso di una serie di oggetti che hanno un significato diverso … Il gioco di finzione molto spesso viene fatto da soli, quando i bambini non si trovano in compagnia, anche se può capitare che il bambino chieda l’aiuto dei propri genitori per recitare al meglio il proprio gioco. L’adulto ha un ruolo importante anche nell’educazione al gioco, ovvero, nell’insegnare al bambino che per divertirsi non ha bisogno di utilizzare contemporaneamente tutti i giocattoli che possiede, che è importante saper selezionare e scegliere il gioco a cui dedicarsi in quel preciso momento; non è prioritario che il bambino abbia a disposizione una vasta gamma di giocattoli, è essenziale, piuttosto, che questi siano adatti alla sua età, che non precorrano i tempi, né ritardino le possibilità creative, ma che siano in grado di stuzzicare la sua fantasia e di soddisfare il suo bisogno di produrre, conoscere e condividere con gli altri. Un elemento essenziale è la finzione, ovvero la possibilità di prendere le distanze dalla realtà con l’immaginazione; ma affinché venga definito tale, il gioco, deve essere anche: Che significato assume il gioco per il bambino? Comparsa della funzione simbolica (18 mesi in poi): il bambino mostra il concetto di “imitazione”, vede un comportamento e lo riproduce a distanza di tempo. Il giudizio morale del fanciullo. Tra gli elementi necessari per la maturazione psicofisica del bambino, il gioco occupa infatti una posizione fondamentale: è’ lo strumento per eccellenza attraverso il quale egli costruisce il significato del mondo ed impara a relazionarsi con gli altri. Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. 657-678. il gioco nello sviluppo del bambino… Qualsiasi tipo di gioco, da quelli inventati alla lotta, hanno un ruolo cruciale nello viluppo dei bambini. (L. S. Vygotskij, Il ruolo del gioco nello sviluppo,1966). Alcuni di essi possono anche avvenire in modo passivo. Infatti, un ambiente ricco di stimoli musicali, dove l’educatore propone giochi ed altre attività che coinvolgono la voce e i suoni, è in grado di rafforzare la sfera affettiva del bambino e il legame con le figure significative. Il gioco favorisce senza dubbio la socializzazione, consentendo l’apprendimento di regole e abilità sociali utili per lo sviluppo successivo del bambino. Il ruolo dell’immaginazione nello sviluppo del bambino |Over The Moon, Netflix. Il pericoloso decalogo dei siti pro anoressia per non mangiare più, Feticismo e parafilia, fenomeni e aspetti patologici, School shooting: massacro scolastico ed elaborazione del lutto nei genitori, L’elaborazione del lutto nel bambino: l’uso dei test grafici, Puzzle: i vantaggi psicologici di un gioco, Scopri come i tuoi dati vengono elaborati, 1 ° Edizione del Concorso d’arte: Arte & Psicotypo, Viene stimolata la creatività attraverso capacità di problem solving, competenze linguistiche e abilità fisiche, Aiuta a contrastare eventuali problemi emotivi. Inoltre, il gioco, qualunque esso sia, sviluppa la creatività del bambino, permettendogli di immaginare, costruire, elaborare, comporre e scomporre, in un moto incessante di possibili scenari. Le regole garantiscono il buon funzionamento del gioco. Un’ambiente sereno e la costante attenzione da parte della famiglia, permetteranno al futuro adulto di avere tutte le capacità necessarie per raggiungere al meglio le tappe di un corretto sviluppo. Per i bambini, il gioco con i genitori, è un’importante occasione per costruire un legame di intimità: essi reagiscono con entusiasmo alla disponibilità della mamma e del papà al gioco, ne sono felici e ciò rafforza il loro senso di sicurezza e protezione. • aumento dell’empatia e della condivisione, Per accettare in via permanente e rimuovere questo avviso, fai click su "Ok". Il gioco è divenuto strutturato da regole precise da seguire, non più un’espressione libera della creatività. Il gioco motorio nello sviluppo psicofisico del bambino The motor skills gamein the child’s psychophysical development Luca Impara Università degli studi Niccolò Cusano-Telematica Roma luca.impara@unicusano.it Abstract Questo articolo si concentra sul valore del “gioco” e sull’importanza fondamentale che assume nel campo del lavoro (2001). Avvertimi via email in caso di risposte al mio commento. Reazioni circolari secondarie (4-8 mesi): il bambino inizia ad afferrare cose ripetendo l’azione che fa. Attraverso tali giochi il bambino può drammatizzare una punizione o proibizione subita. Questa è una distinzione molto importante che permette al bambino di ritagliarsi il suo angolino di individualità senza alcun tipo di divieto da parte di qualcuno. Liberi, senza vincoli. Da 0 a 18 anni, il mondo dei bambini e degli adolescenti. “I giochi dei bambini non sono giochi, e bisogna considerarli come le loro azioni più serie” – Michel De Montaigne. La psicologia del bambino. • aumentata efficienza del sistema immunitario, endocrino e cardiovascolare (a seguito della gioia che il gioco procura), Molto spesso i bambini appena nati comprendono il meccanismo del gioco osservando il momento dei propri piedini distesi verso l’alto, per poi seguirli con lo sguardo ed afferrarli. Progettare un percorso interculturale all’asilo nido attraverso l’unione di narrazione e suono; L'educazione del cuore nel pensiero pedagogico di Maria Montessori; La formazione del professionista: tra flessibilità e specializzazione • sviluppo di competenze non verbali. • riduzione della paura, ansia, stress ed irritabilità, Piaget dedicò parte della sua vita a studiare il comportamento dei bambini e dei neonati. Il gioco – forse quello più importante – che possiamo vedere da un bambino è quello di finzione. Secondo il terapista del gioco O. Fred Donaldson, un bambino a cui è stato permesso di sviluppare le risorse derivanti dal gioco, riceve molti vantaggi duraturi. Sviluppo della comunicazione . Tutti ne riconoscono il valore (genitori, insegnanti, governi), eppure le opportunità di gioco continuano a diminuire: sono sempre meno le aree destinate all’attività ludica, minore è la libertà nello stare all’aperto e poco è il tempo per giocare durante l’orario scolastico (Guldberg, 2009). Dal quotidiano alla stanza dello psicoterapeuta, News e buone prassi in campo psico-forense, Un punto di vista sempre aggiornato sul tema, Tutte le ultime scoperte nel campo della psicologia. Questo articolo definisce gli elementi del gioco, evidenziandone il suo ruolo centrale nell’apprendimento e nello sviluppo dei bambini piccoli. Pullulante in questo stadio è l’egocentrismo intellettuale, il bambino rappresenta le cose dal proprio punto di vista non riuscendo ad immedesimarsi negli altri. Soprattutto, è il principale luogo di socializzazione tra genitori e figli: quando un genitore gioca con il proprio figlio permettendogli di decidere quale attività fare, egli si mette al suo stesso livello di comunicazione, e la qualità della loro relazione migliora notevolmente. La scoperta del bambino. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. È indubbio che oggigiorno i ritmi frenetici imposti dalla nostra società e le molteplici attività che i bambini sono ormai abituati a compiere durante la giornata (sport, attività extra-scolastiche, ecc.) (1945) La Nuova Italia, Firenze 1972. 4-5 anni: in questa fase i giochi sono espressione delle dinamiche interne che il bambino sta vivendo. L’unico luogo in cui il gioco sembra avere ancora la sua fondamentale importanza è negli asili, nelle materne esso è completamente scomparso e sostituito con attività disciplinari come la ginnastica e l’educazione fisica. Ruolo del gioco parallelo nello sviluppo infantile . 3 anni: è l’età in cui emergono, secondo Freud, giochi che rivelano la dinamica edipica che il bambino affronta in questa fase. Il gioco è la lente attraverso cui i bambini sperimentano il loro mondo e quello degli altri. Dottoressa in Scienze e Tecniche psicologiche presso la Lumsa (Roma). Il ruolo del gioco nello sviluppo del bambino Fin dai primi mesi di vita il gioco riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo del soggetto, offrendogli la possibilità di esercitare un ampio spettro di abilità - sensoriali, motorie, cognitive, affettive, espressive, sociali, comunicative, linguistiche e morali – in modo quasi del tutto inconsapevole. Il ruolo del gioco non deve essere sottovalutato dai genitori, indipendentemente che siano assieme o separati per un progetto educativo congiunto . Sarà lui nel corso de tempo a comprendere quali attività possono essere prese in considerazione e quali no. Esso ha un ruolo fondamentale nell’aiutare i bambini a mantenersi sempre attivi e reattivi, influenzando anche abilità come creatività, consapevolezza, problem solving e apprendimento. A livello emotivo e comportamentale: Non tutta la crescita e lo sviluppo devono avvenire attivamente. Numerosi studi di psicologia infantile, già a partire dal 1940, hanno evidenziato come il gioco, sin dai primi mesi di vita del neonato, sia significativo per lo sviluppo intellettivo, poiché attraverso l’attività ludica, il bambino sorprende se stesso e nella sorpresa acquisisce nuove modalità per entrare in relazione con il mondo esterno. Egli elaborò una teoria che si basava su quattro stadi che il bambino attraversa sin dalla nascita: senso-motorio, pre-operatorio, operatorio concreto, operatorio formale. I campi obbligatori sono contrassegnati *. Comprendere l'importanza del gioco fisico è vitale per lo sviluppo del tuo bambino. Iscriviti alla nostra newsletter e non perderti nemmeno un articolo. Il carattere esplorativo e ripetitivo dei giochi che caratterizzano questa fase, serve al bambino per imparare a distinguere tra il Sé e il Non-Sé. Il gioco della bambola, del dottore o il gioco a nascondino, sono tipici di questa fase. 0-1 anno: questa prima fase garantisce al bambino delle sensazioni che gratificano ed arricchiscono il Sé che pian piano va strutturandosi. Operatorio-formale: acquisisce il pensiero ipotetico-deduttivo, ipotizzando nella sua mente gli oggetti e ricavandone le possibili conseguenze sul piano logico. Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. A 6 mesi riesce a spostare piccoli oggetti, striscia e gattona. In questo stadio, infatti, principale è la decontestualizzazione; vengono sostituiti gli oggetti per rappresentarne altri. La domanda da porsi, a questo punto, è: cosa possiamo fare per promuoverlo? 1. La formazione del simbolo nel bambino. Ogni popolo ha una propria tradizione musicale con sonorità precise che la contraddistinguono rendendola unica ed inimitabile. https://www.ultimavoce.it/importanza-del-gioco-nello-sviluppo-del-bambino In questa fase subentra quello che D. Winnicott chiama oggetto transazionale, ovvero, un oggetto offerto al bambino dalla principale figura di accudimento (in genere, la madre), la cui funzione è quella di rassicurarlo nel momento in cui la mamma non è presente. Sperimentano il gioco di ruolo e lavorano per dare un senso a ciò che hanno osservato. Perché i bambini hanno bisogno di giocare? Ad esempio quando giocano con le bambole queste diventano spesso proprio la versione del bambino stesso e sono un modo sicuro per i bambini di esprimere nuove idee e sentimenti. Il gioco ricopre un ruolo centrale nel processo di crescita del bambino, rappresentando per quest’ultimo un importante strumento per conoscere se stesso ed il mondo circostante e per iniziare a consolidare le prime forme di interazione … La psicologia giorno per giorno tra fatti di cronaca e cultura. Covid-19: tra incertezza e disorientamento, Coltivare la gratitudine per sentirsi meglio, Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA): Nozioni di base, La maternità diventa social: la realtà virtuale delle “Mamme Pancine”, Michele Castelnuovo - Consulente Digital Marketing. L’esperienza di gioco aiuta ad avere maggiore fiducia nelle proprie capacità, poiché il bambino inizia a prendere coscienza del fatto che possiede delle abilità e delle caratteristiche che lo rendono unico nel suo ambiente circostante. (1932) Giunti, Firenze 1972. Reazioni circolari terziarie (12-18 mesi): il bambino inizia a risolvere i problemi grazie a tentativi ed errori, allontanandosi dalla madre ed esplorando l’ambiente. Il ruolo della fiaba nello sviluppo del bambino; Fiaba e musica come ponti tra culture. MI: Feltrinelli. | T2 Lev Sem novi Vygotskij Il ruolo del gioco nello sviluppo mentale del bambino (1933), in J. Bruner et al. Col passare del tempo le attività ludiche prendono un’altra forma, mutano e si adattano all’età e allo sviluppo intellettivo del bambino, anche se il gioco rimane una tappa fondamentale per l’uomo. Operatorio-concreto (6-11 anni): il bambino esegue operazioni logiche e risolve problemi. Specializzata in Tutor dell’apprendimento per studenti DSA. 7 introduzione 11 CaPitolo 1 la ruota del gioco 21 CaPitolo 2 il bambino e l’adulto 41 CaPitolo 3 Classificazioni del gioco infantile • Caratteristiche e confini del territorio ludico • Finalità del gioco nello sviluppo del bambino I primi giochi del bambino coinvolgono il proprio corpo o il corpo della mamma, ma gli oggetti circostanti attraggono comunque la sua attenzione. TO: Einaudi, Montessori, M. (1999). Egli prova piacere a giocare con qualcun altro, specialmente con la mamma. Compaiono i primi giochi di socializzazione: il bambino è interessato a giocare con i compagni e prova piacere nell’imitare il comportamento degli adulti. Questa fase diventa una chiave di lettura del suo equilibrio psichico. Piaget, J., Inhelder, B. Il ruolo del padre nello sviluppo del bambino a appoggiandosi ai mobili o in modo autonomo i come emotivamente distanti, preoccupati del loro lavoro e non coinvolti nella vita dei figli. L’Alto Commissariato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite con la Risoluzione 44/25 del 20 novembre 1989, riconosce il gioco come un “diritto” inviolabile ed insindacabile di ogni bambino.