Clapin stesso ammette che il suo film si rivolge principalmente a “un pubblico di adolescenti e adulti”. – Recensione del film di animazione francese. La regia di Clapin sa quando essere dolce e quando essere rude, Stile d'animazione con dei piccoli dettagli da limare. Ambedue devono ancora elaborare una grande perdita che tutt’ora sta ampiamente condizionando la loro vita e entrambi sembrano costantemente fuori posto. L'attesa è quasi finita. Dov’è il mio corpo?, la recensione. Così fa Jérémy Clapin sulla soggettività della protagonista di Dov’è il mio corpo (uno dei film più amati alla Semaine de la critique all’ultimo Festival di Cannes, ora disponibile in streaming su Netflix), descritta con una libertà e una coerenza da far impallidire certi maestri del nouveau roman. Questa la recensione. è un film che deve essere visto. Animazione, Francia, 2019. Da Horlac’s Hände si moltiplicheranno poi le “mani assassine”, diventando un vero e proprio filone del genere horror. In Italiano è stato denominato Dov’è il mio corpo, mentre in Inglese è intitolato I Lost My Body. Si provvederà alla rimozione delle immagini nel più breve tempo possibile. La mano del diavolo, La mano e La casa 2, sono veri e propri cult del genere dell’orrore. Dettagli Scritto da Sara Bresciani Categoria: Film in streaming Pubblicato: 23 Dicembre 2019 . è film d’animazione francese, presentato al Festival di Cannes all’interno della Semaine de la Critique, da poco disponibile su Netflix. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Dov’è il mio corpo? Dov’è il mio corpo? La particolarità di molte scene è che sono quasi completamente prive di dialoghi: le parole spesso non servono affatto, il dialogo è profondamente sintonizzato sulla natura fredda e combattiva della vita urbana, accattivante, travolgente, dura. Le mani possono vantare una storia davvero longeva nella cinematografia, affondando le proprie radici nel lontanissimo 1924. Andiamo ad approfondire questa tematica nella nostra recensione di Dov’è il mio corpo? Il ragazzo sembra perennemente un estraneo e le sue azioni si fanno via via sempre più difficili da interpretare, spingendo il pubblico a chiedersi se davvero hanno inquadrato correttamente il giovane. di Jérémy Clapin - La recensione Creato il 23 dicembre 2019 da Ifilms. Una mosca ronza con insistenza. Durata 81 min. Dov'è il mio corpo? Naoufel è uno scrigno di pensieri, dolori e rimpianti che sono rinchiusi negli oggetti, come il suo registratore di cassette d’infanzia, nei suoi ricordi, nella vista della città dal tetto di un edificio abbandonato, in un gesto, nel coraggio di tentare un’impresa irrazionale. usa due punti di vista e tre piani temporali differenti per mostrare il dolore della perdita e la forza volontà necessaria per superare la tragedia e ritrovare – sia letteralmente che filosoficamente – ciò che si è perso. Presentato al Festival di Cannes, è disponibile dal 27 novembre sulla piattaforma streaming Netflix. Dov’è il mio corpo? I migliori thriller da non perdere assolutamente! I campi obbligatori sono contrassegnati *. Persino il disegno stesso di Naoufel trasmette un senso di disagio: magro e spento, cozza terribilmente con i toni caldi di Parigi. Tale è il cuore pulsante, o meglio l’arto errante al centro del meraviglioso Dov’è il mio Corpo (J’ai perdu mon corps / I Lost My Body), liberamente ispirato … dopo essere stato rilasciato nelle sale francesi è arrivato anche su Netflix, lo avrete sicuramente visto tra i film proposti nel catalogo e, se volete già avere un piccolo spoiler su dove andrà a parare questa recensione, vi posso anticipare che dovete "farvi un favore" e godervi questo film al di là della blasonata candidatura alla statuetta di Hollywood. Dov’è il mio corpo?, film d’animazione di Jeremy Clapin, è un gioiello che va scoperto o riscoperto. è un fantastico film d’animazione, sicuramente da tenere d’occhio durante la corsa ai vari premi. Toccare la sabbia e sentire il rumore del vento diventano attimi di intensa emotività che troppo spesso, nella vita quotidiana, vengono tralasciati o dati per scontato. Il secondo successo è stato un altro film di Netflix, la pellicola francese disegnata a mano Dov’è il mio corpo?, che ha vinto nella categoria miglior film d’animazione indipendente, oltre che per la musica e la sceneggiatura. La storia è semplice, una mano che fugge da un frigorifero in un laboratorio medico e attraversa tutta la città per trovare il suo legittimo “proprietario” affrontando una serie di vicissitudini che sarebbero davvero spaventose se fossimo piccoli come una mano. Dov'è il mio corpo? 22 Gennaio 2020 Lynn Recensioni, Recensioni Film 0. Questa volontà di unire due mondi così distanti è da premiare e si presenta in alcune sequenze che nulla hanno da invidiare a un live-action, in altre dovrebbe forse essere ancor più limato l’utilizzo del rotoscope. A noi non resta che metterci comodi e osservare la cavalcata del regista francese, augurandoci che ci possa regalare altri lavori come questo. In effetti la storia dei due protagonisti è indissolubilmente legata, e non solo geograficamente. Dov’è il mio corpo? Recensione del film Netflix adattato dal racconto Happy Hand e diretto da Jérémy Clapin. “Dov’è il mio corpo” è un film d’animazione tratto dal libro “Happy Hand”, pubblicato nel 2006, di Guillaume Laurant. Un’opera ragionata, fatta di ingegno e di talento, ma anche di tanto lavoro. Una mano mozzata, ibernata in un reparto di un ospedale di Parigi, decide di fuggire per trovare il corpo da cui è stata tagliata. Per innumerevoli volte Clapin rinnega il dialogo per affidarsi a sensazioni primordiali e pure: il tatto e l’udito. Opera densa che tocca temi di incredibile profondità. L’uso del colore è finalizzato per rafforzare i temi dell’alienazione, del ricordo e dei rapporti umani, tematiche attorno alle quali Jérémy Clapin costruisce un lungometraggio che cammina su due binari temporali ben distinti, un arco temporale narrativo che si sposta costantemente avanti e indietro. Il ragazzo infatti, durante l’infanzia, possede… 27/04/2020 - Il terzo lungometraggio di Michele Pennetta mette in scena con rispetto ed eleganza formale l’intimità di due personaggi alla ricerca di sé stessi. Nel negozio digitale si trova la collezione di tutti i numeri del settimanale dal 2008 ad oggi. Un film adulto, denso di emozioni e di tanta voglia di far passare una serie di messaggi strutturati. Il mondo, la metropoli, i ricordi e la vita stessa assumerebbero un altro valore da questa folle e inedita prospettiva. Dov’è il mio corpo? Dov'è il mio corpo? RECENSIONE. Sarebbe riduttivo però descrivere il film come una struggente epopea, in quanto presenta anche diversi elementi thriller e action. Netflix distribuisce “DOV’È IL MIO CORPO?”, sorprendente opera prima del regista Jérémy Clapin. Scene quasi ridicole da raccontare diventano al contrario attimi di intenso pathos incoronati da picchi di un curiosissimo grottesco che fa ben sperare sul futuro del regista francese. La storia è semplice, una mano che fugge da un frigorifero in un laboratorio medico e attraversa tutta la città per trovare il suo legittimo “proprietario” affrontando una serie di vicissitudini che sarebbero davvero spaventose se fossimo piccoli come una mano. Se il soggetto, gli autori ed eventuali detentori di diritti dovessero avere qualcosa in contrario alla pubblicazione, si prega di segnalarlo alla redazione, alla mail filmpostitalia@gmail.com. Poesia e sorprendente animazione si mescolano in Dov'è il mio corpo?, il film dell'animatore francese Jérémy Clapin che, senza rispondere mai davvero a nulla, ci apre a uno scrigno infinito, profondo e inestricabile di possibilità. è un’opera costruita intorno a un’immagine tanto semplice quanto potente: una mano, senza il resto del corpo attaccato, che si lancia in una corsa precipitosa, dopo aver (ri)preso coscienza in seguito a un incidente in un ospedale. Aurelio Fattorusso-19 Dicembre 2019. Alcune sequenze, principalmente i flashback in bianco e nero, presentano una tristezza di fondo che probabilmente è difficilmente comprensibile nonché digeribile per un bambino. Toccare la sabbia e sentire il rumore del vento diventano attimi di intensa emotività che troppo spesso, nella vita quotidiana, vengono tralasciati o dati per scontato. In un contesto nel quale il parlato è succube alla naturale sonorità della vita, la colonna sonora non può che farla da padrone nelle scene di maggior emotività. Recensione: Il mio corpo. Dov’è il mio corpo?, film vincitore dell’ ultima edizione del Festival di Annecy, premiato a Cannes alla Semaine de la Critique e ora su Netflix, non fa che confermare il talento di Jérémy Clapin, animatore francese già noto per il successo riscontrato con i suoi precedenti cortometraggi: Une histoire vertébrale (2004), Skhizein (2008), e Palmipédarium (2012). La realtà è che è impossibile inquadrare Naoufel, questo perché non è nessuno, non ha un posto nel mondo e agisce di conseguenza: una scheggia impazzita che tenta in continuazione di dribblare il destino, fallendo. La storia deriva dal romanzo Happy hand, la mano felice, di Guillaume Laurant, scrittore e sceneggiatore che collaborò al celebratissimo Il favoloso mondo di Amelie e che ha partecipato con il regista Jeremy Clapin alla confezione di Dov’è il mio corpo? Alla sceneggiatura troviamo Guillaume Laurant, creatore de Il Favoloso Mondo di Amelie. Una mano recisa fugge da un laboratorio di anatomia e con grande intraprendenze si mette in moto, tra le arterie della grande Parigi, alla ricerca del suo corpo perduto. Il Mio Corpo: recensione del docu-film di Michele Pennetta, I Care a Lot: recensione del film Amazon con Rosamund Pike, Il Varco: recensione del film di Federico Ferrone e Michele Manzolini, Scuola di sopravvivenza: Missione Safari – recensione del film interattivo Netflix, Tua per sempre: recensione del film Netflix di Michael Fimognari, Strip Down, Rise Up: recensione del documentario Netflix sulla pole dance, Zack Snyder’s Justice League: svelata la data d’uscita italiana e il trailer, Sky Rojo: il teaser trailer italiano della nuova serie Netflix spagnola, Il Processo ai Chicago 7: il film disponibile gratis su Youtube per 48 ore. In quell’anno Robert Wiene sconvolse il cinema horror portando per la prima volta sul grande schermo delle mani che, con una propria personalità, ostacolavano il protagonista. Un film d’animazione toccante e maturo rivolto a un pubblico adulto. Dov’è il mio corpo? DOV’È IL MIO CORPO? Dopo essersi innamorato di una giovane bibliotecaria, Gabrielle, rischia tutto per cercare di rimettersi in contatto con lei. Recensione del film d'animazione premiato a Cannes Realtà e fantasia che si rincorrono, per un film d'animazione sull'importanza del tatto, … Dov’è il mio corpo? Il regista esordiente riesce a far empatizzare il pubblico con la mano grazie al solo ausilio delle sue movenze, studiate alla perfezione per trasmettere una vasta gamma di emozioni. By Filmpost on 5 Dicembre 2019 in News, Recensioni. Trasmesso in Italia da Netflix, Dov’è il mio corpo? (titolo originale J’ai perdu mon corps) è un film d’animazione del 2019. La mano di Naoufel possiede uno scopo ben preciso: trovare il resto del corpo. Con Victoire Du Bois, Patrick d'Assumçao, Hakim Faris. Emblematiche in questo senso sono le sequenze della colluttazione con un piccione, intenzionato alla difesa delle proprie uova, e lo scontro con i ratti nella Metro. Black Widow: il film imparerà dagli errori dei fumetti Marvel? Esteticamente il film ha la particolarità di essere sommerso dai colori; c’è una scelta precisa nel prediligere colori asciutti, sintetici, il tutto impreziosito da una buona dose di animazione disegnata a mano. DISCLAIMER: Le foto presenti nel sito FilmPost.it sono prese da internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se in entrambi i casi ci viene mostrata, da differenti punti di vista, la difficile vita nella Parigi odierna, è vero anche che il contatto tra i due personaggi avviene molto più in profondità. Dov’è il mio corpo? Laurant immagina scene che, proprio per la loro malinconia sottesa non sono compatibili con un pubblico giovane. FilmTv.press è il sito ufficiale di FilmTv, rivista di cinema, televisione, musica e spettacolo. Animazione drammatico fantastico. La storia di una mano che scappa dal laboratorio dove l'hanno rinchiusa e cerca disperatamente a Parigi il corpo cui apparteneva. Recensione di Dov’è il mio corpo?, acclamato film d’animazione francese presentato a Cannes e ora disponibile su Netflix.