La decisione del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa si riferisce all’applicazione da parte dell’Italia della sentenza della Corte europea dei diritti umani sul caso Hirsi Jamaa del 2012. Il Comitato ha valutato positivamente l’impegno dell’Italia per ottenere assicurazioni al fine di tutelare i ricorrenti, i quali non saranno sottoposti in Libia ad un trattamento incompatibile con l’art. 3 della CEDU né arbitrariamente rimpatriati in Somalia o Eritrea. Ha raccomandato all’Italia di assumere iniziative per garantire i diritti sanciti nella Convenzione, in caso di violazione dell’art. 3. Il Comitato ha preso atto delle assicurazioni dell’Italia circa le modifiche introdotte nella legislazione e prassi nazionale in materia di non-refoulement per tenere conto della sentenza ma ha invitato l’Italia a dare, entro il 1° dicembre 2014, informazioni dettagliate sulle misure adottate.
Sentenza della Corte europea dei diritti umani, Grande Camera, 23 febbraio 2012, Hirsi Jamaa e altri c. Italia